Sabato 9 dicembre torna Storie di Vite, format della Sagra del Cinema che prevede aperitivo e degustazione di vini a teatro, incontro-intervista e film. Protagonista della serata sul palco del Mario Spina sarà Raffaella Giordano, danzatrice e coreografa di fama internazionale, tra le interpreti principali del film L’intrusa, che sarà proiettato alle 21.30. Un ospite d’eccezione, aretina d’adozione, fondatrice nel 1985 del collettivo Sosta Palmizi, diventata poi associazione con sede proprio a Cortona. Una delle realtà più interessanti del panorama nazionale nell’ambito della danza. Raffaella Giordano salirà sul palco dello Spina per raccontare la sua esperienza di attrice e per tracciare, tra aneddoti professionali e personali, il senso della sua esperienza d’artista. La serata si aprirà alle 19.30 con la degustazione di vini e l’aperitivo, alle 20.30 ci sarà l’incontro-intervista con Raffaella Giordano e, a seguire, alle 21.30, ci sarà la proiezione del film L’intrusa di Leonardo Di Costanzo.
unica per vedere uno dei film italiani più interessanti del 2017, uscito in poche sale e mai proiettato in provincia di Arezzo, ma che ha ricevuto apprezzamenti convinti da pubblico e critica. Il lavoro di Di Costanzo è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2017.
Come si legge su mymovies: L’intrusa infatti non solo conferma che Di Costanzo sa come entrare nel vivo dei temi che affronta ma che sa girare anche con modalità di ripresa e con scelte di location non ancorate a presunti stilemi obbligati. Chi ricorda L’intervallo, opera prima di Di Costanzo, troverà qui la stessa sensibilità autoriale veicolata da riprese e montaggio diversi. Di Costanzo acquisisce la fisicità al contempo controllata ed empatica della danzatrice Raffaella Giordano e le affida il ruolo di Giovanna, una donna che quotidianamente deve sottoporre al banco di prova della realtà e del pregiudizio le sue scelte che sono dettate dall’esigenza di stare vicina ai più deboli. I quali però a loro volta ritengono di avere acquisito uno status che consente loro di ergersi a giudici. Raffaella Giordano si forma e lavora dal 1980 al 1984 con la coreografa Carolyn Carlson a Venezia. Negli anni successivi attraversa importanti esperienze in seno al Tanztheater di Wuppertal in Germania e nella compagnia l’Equisse Obadia/Bouvier in Francia. Nel 1985 è cofondatrice del collettivo storico Sosta Palmizi e dal 1986 segue un personale percorso di ricerca dando vita a numerose opere corali e solistiche, fra le più significative: Fiordalisi,…et anima mea…, Quore, Senza titolo, Tu non mi perderai mai, Cuocere il mondo e L’incontro in collaborazione con Maria Muñoz, Cie Mal Pelo. L’ultima produzione è il solo Celeste appunti per natura. Fortemente impegnata nell’ambito della formazione, dal 2009 al 2012 promuove e dirige il progetto “Scritture per la danza contemporanea”, biennio di studi per la sensibilizzazione e lo sviluppo delle arti corporee, e dal 2016 “Azione” per favorire una rete stabile di insegnamento, in sinergia con artisti e strutture operanti in Toscana. Collabora nel tempo a progetti teatrali, operistici e cinematografici con numerosi registi e autori della scena contemporanea. Nel 2016 è protagonista nel docufilm L’intrusa del regista Leonardo Di Costanzo e, nello stesso anno, cura i movimenti coreografici per Sancta Susanna di Paul Hindemith all’Opera Bastille di Parigi, con la regia di Mario Martone. Dal mese di agosto 2017 è impegnata come coreografa per il film Capri-Batterie diretto da Martone, in uscita nel 2018. Dal 1991 ad oggi, insieme a Giorgio Rossi, codirige in Toscana l’Associazione Sosta Palmizi, operando allo sviluppo di un luogo di riferimento e di sostegno nell’ambito della danza italiana.
Quella di sabato 9 dicembre è la seconda di quattro serate con il cinema a teatro, promossa dall’associazione Menteglocale, con il contributo del Comune di Castiglion Fiorentino e in particolare dell’Assessorato alla Cultura e in collaborazione con la Pro Loco di Castiglioni e Officine della Cultura. Ingresso dalle ore 19 al Teatro Mario Spina di Castiglioni.