La polizia municipale di Arezzo dopo numerose segnalazioni dei cittadini ha effettuato alcuni sopralluoghi in un locale del centro rilevando la somministrazione di bevande alcoliche a minorenni. Gli accertamenti della pm hanno permesso di appurare che il barista vendeva shot drink a 60 centesimi (prezzo che saliva, si fa per dire, a un euro durante il weekend). Fra i clienti anche dei 13enni, 11 le violazioni amministrative (multe mille euro cad.), oltre al provvedimento di chiusura che dovrà essere convalidato dal giudice.
Le interviste del sindaco Alessandro Ghinelli e del comandante della pm Cino Augusto Cecchini
Ecco qual è il locale chiuso nel centro di Arezzo
Il comunicato del Comune di Arezzo:
“Immobile sottoposto a sequestro preventivo di P.G.”. Saracinesca abbassata per il Bar Asian, locale del centro storico di Arezzo, posto sotto sequestro nella notte tra sabato e domenica per somministrazione di bevande alcoliche a minori di sedici anni. Il provvedimento è stata la conseguenza di una accurata operazione della Polizia Municipale che da giorni monitorava l’attività del locale di via Oberdan.
L’attività investigativa della PM era iniziata qualche giorno prima a seguito di un controllo in zona sollecitato da un residente il quale si era rivolto alla polizia locale lamentando musica ad alto volume e somministrazione di bevande alcoliche a minorenni all’interno dell’esercizio gestito da un bengalese, poi risultato in possesso di regolare permesso di soggiorno. All’arrivo degli agenti, identificati dall’autovettura di servizio con insegne e barra accesa, gli stessi notavano un evidente movimento intorno al bar e a seguire la precipitosa uscita dal locale di alcune decine di giovani e giovanissimi. Da parte degli agenti era seguito il controllo del locale e l’identificazione del titolare. Sorpreso in un maldestro tentativo di ripulire il bancone da circa un centinaio di bicchierini, utilizzati per servire i cosiddetti “shottini”, bevanda superalcolica, nonché da numerose bottiglie di birra posizionate anch’esse alcune sul bancone, il bengalese è stato richiamato dagli agenti che gli hanno intimato di effettuare controlli sui giovani avventori, ricordando che è reato somministrare bevande alcoliche a persone di età inferiore a sedici anni, mentre è sanzionabile amministrativamente la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche a soggetti di età inferiore ai diciotto anni.
Non è bastato, perché qualche giorno più tardi, presso il Comando della PM è stato depositato un esposto a firma di numerosi cittadini nel quale si denunciava il disagio pomeridiano e notturno vissuto dagli stessi residenti a causa del degrado e degli schiamazzi intorno proprio al Bar Asian causato dai tanti giovanissimi che lì continuavano a rifornirsi di alcolici. E’ quindi scattata un’operazione attentamente studiata, che ha coinvolto numerosi agenti, posti a verifica dell’attività svolta dal bar durante le ore serali. Un’attività di indagine, accurata e puntuale, che ha portato alla identificazione di alcuni minori di età compresa tra i sedici e i diciotto anni, i quali hanno ammesso di essere stati serviti senza alcun accertamento dell’età, in violazione dell’articolo 14-ter della legge 125/2001, che prevede una sanzione amministrativa pecuniaria. Tra loro, identificati anche due minori di sedici anni, i quali confermavano di aver consumato superalcolici all’interno del pubblico esercizio, anche per loro senza che il gestore avesse chiesto il documento d’identità, né tantomeno richiesto l’età. E qui, scatta il reato. In considerazione del reiterato e provato comportamento tenuto dal gestore consistente nella somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche a minori di sedici anni e a minori di età compresa fra i sedici ed i diciotto anni, la PM ha quindi proceduto al sequestro preventivo del pubblico esercizio.
Un’azione importante, questa della Polizia Municipale, che non si limita alle attività di controllo e tutela della sicurezza, ma che riporta l’attenzione su un fenomeno preoccupante che è quello dell’abuso di alcol tra i giovani e i giovanissimi, una vera e propria emergenza sociale all’attenzione dell’Amministrazione, ma il cui contrasto richiede la collaborazione di tutte le Autorità.
“Un’operazione, quella che ha visto protagonista la Polizia Municipale, che nel mondo normale apparirebbe scontata. In realtà, oggi, ci vuole coraggio per chiudere un esercizio commerciale”, ha commentato il sindaco Alessandro Ghinelli. “E’ vero che il recupero delle città, del degrado, dei cattivi comportamenti, non si ottiene con la repressione ma con il coinvolgimento o altro tipo di azione educativa, ma si tratta di una impostazione di lungo periodo. Nell’immediato, per frenare e combattere fenomeni di questo tipo, particolarmente pericolosi proprio perché coinvolgono i più giovani rischiando di comprometterne il futuro, non si può che agire attraverso la repressione. Gli esercenti devono capire che somministrare alcolici a minori è un reato, perseguibile e punibile severamente. Sono pienamente convinto di questo, e fino a quando gli aretini mi daranno fiducia, questa sarà la politica di questa Amministrazione. Doveroso il ringraziamento alla nostra Polizia Municipale per l’azione svolta e per l’impegno che profonde quotidianamente per la tutela di tutta la nostra collettività e, nel caso di specie, per la salute dei nostri ragazzi”.