Cortonantiquaria: tutto quello che c’è da sapere sulla 57^ edizione della Mostra nazionale del mobile antico di Cortona

La longevità colloca Cortonantiquaria tra gli eventi più prestigiosi d’Italia del settore. Per la città di Cortona è un imperdibile appuntamento culturale che torna puntuale anche quest’anno nella coda
dell’estate.
Dal 24 agosto all’8 settembre 2019 le porte del settecentesco Palazzo Vagnotti si aprono per ospitare la cinquantasettesima edizione della kermesse antiquaria. La mostra è promossa dal Comune di Cortona con il sostegno di Banca Popolare di Cortona, Camera di Commercio, con l’organizzazione della Cortona Sviluppo srl e la collaborazione di Furio Velona Antichità che segue la direzione scientifica.
È dall’ormai lontano 1963 che ininterrottamente Cortona vive immersa nell’antiquariato. Cortonantiquaria rappresenta un appuntamento obbligato e atteso per gli appassionati dell’antico, ma anche un richiamo per i visitatori, quasi una moda, sempre più in voga nel calendario di eventi della famosa e apprezzata città toscana. Sono 29 gli antiquari, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, che hanno deciso, anche quest’anno, di scommettere sulla manifestazione fieristica di Cortona. Tra loro storici e fedeli professionisti del settore, ma anche volti nuovi che proporranno al pubblico i loro migliori oggetti di antiquariato tra cui dipinti, argenti, mobili impero, sculture e antichi gioielli oggetti in ferro battuto e molto altro. Tra le opere in mostra ci sarà: Maestro della Pala di Arcetri (La Bottega dell’Antiquario), San Giovanni Battista e Angelo Epoca: 1450-1475; dipinto su tavola “Cena da Emmaus” datato 1575 del pittore fiammingo Joachim Beuckelaer (Marianelli); natura morta di fiori e frutta di Abraham Brueghel (Chiti); sacra famiglia con S.Giovannino del pittore genovese Lorenzo Bertolotto 1640/1721 (MR Antichità); Santo Vescovo in legno policromo e dorato del XVI secolo (Ars Antiqua); importante mappamondo antico inserito nella Cosmographia Universalis di Sebastian Münster del 1588 (Lucia Furlanetto); cofanetto reliquiario in limoges del XIII sec. (Fabbri Arte); Fioriera in maiolica firmata e data 1887 Rubbiani (Fallavena); scultura in marmo madonna con bambino del 1300 (N7 antiquariato); coppia di credenzine veneziane di epoca direttorio (Ambrosi); manichino cremonese della fine del 500 (Morello). Il viaggio tra le sale di Palazzo Vagnotti riserverà, come sempre, vere sorprese con un’immersione nella storia millenaria dell’arte italiana.
Cortonantiquaria è un appuntamento che si caratterizza per la capacità unica di coniugare felicemente il fascino specialistico delle opere di antiquariato ad eventi mondani, dalle degustazioni con aperitivo alle mostre collaterali.
Quest’anno è in programma una speciale esposizione collaterale dedicata alle Ceramiche di Catrosse, fiore all’occhiello della produttività cortonese del settecento.
Non mancherà il Premio Cortonantiquaria che dal 2001 viene conferito a personaggi che hanno un legame speciale con Cortona. La commissione ha scelto di conferire il prestigioso riconoscimento all’Università della Georgia presente con i propri progetti didattici in città da ben 50 anni. La città di Cortona nel periodo di apertura della mostra offre occasioni speciali ai visitatori con pacchetti visita che includono il Museo MAEC, il Parco Archeologico, la Fortezza del Girifalco, ma anche opportunità per degustare la cucina tradizionale a prezzi speciali per i visitatori.
Le interviste al sindaco Luciano Meoni, a Roberto Calzini direttore Banca Popolare di Cortona, a Franca Binazzi della Camera di Commercio, a Furio Velona direttore scientifico della mostra e a Marco Casucci consigliere regionale

FURIO VELONA – DIRETTORE CORTONANTIQUARIA
Sono felice e orgoglioso di essere ancora qui ad organizzare una manifestazione di spessore come questa. La Cortonantiquaria è una delle più storiche esposizioni di antiquariato in Italia ed ogni anno si rinnova confermando
la grande qualità delle opere esposte e la professionalità e competenza degli antiquari che vi partecipano. Il mondo del collezionismo è sempre molto interessato alla Cortonantiquaria e qui trova sicuramente chicche particolari.
I visitatori oltre ad ammirar le opere esposte alla Mostra, potranno visitare una delle più belle cittadine italiane. L’unicità e la storia di Cortona ben si coniugano alla bellezza e all’arte che Cortonantiquaria vuole rappresentare.
LUCIANO MEONI – SINDACO DI CORTONA
Cortonantiquaria è e rimane un pilastro degli eventi cortonesi. Come nuova amministrazione, vi abbiamo riposto tutto il nostro impegno, perché siamo fermamente convinti che si debba cercare di alzare il livello, portare più operatori possibili e proponendo collaterali di spessore. A questo proposito, per questa edizione 2019, affiancheremo alla mostra tradizionale, un’esposizione di maioliche di Catrosse, storica azienda cortonese che ha lasciato il segno nel nostro territorio. Basti pensare che molte
famiglie cortonesi custodiscono ancora queste maioliche estremamente pregiate. La mostra vedrà quindi esposti sia gli stampi che le maioliche stesse. In più, devo aggiungere che gli antiquari presenti quest’anno hanno annunciato la presenza di pezzi davvero di alto livello. Senza dubbio Cortonantiquaria può e deve migliorare e noi vogliamo essere i registi di questo cambiamento, innalzando senza mezzi termini l’asticella della qualità.
FRANCESCO ATTESTI – VICE SINDACO E ASSESSORE ALLA CULTURA E TURISMO
Cortonantiquaria è un appuntamento fondamentale nel calendario cortonese. Come nuova amministrazione gli vogliamo ridarle lustro ed importanza, puntando anche su ospiti di primo piano. Ci sarà poi la mostra collaterale dedicata alle ceramiche di Catrosse, che vantano l’apprezzamento degli intenditori e permettono di valorizzare a pieno il nostro territorio. Vogliamo quindi unire al respiro internazionale di Cortonantiquaria, una produzione artistica locale di primissimo livello. Senza dimenticare l’attenzione per il Premio, che in questa edizione 2019 vuole rendere il giusto omaggio all’Università della Georgia a cui ci lega un’amicizia e una collaborazione lunga ben 50 anni.
GIUSEPPE SALVINI – SEGRETARIO GENERALE CAMERA COMMERCIO AREZZO/SIENA
E’ con estremo piacere che l’Ente camerale saluta la cinquantasettesima edizione di Cortonantiquaria, uno degli appuntamenti più importanti, sia a livello nazionale che internazionale, del settore. Fin dalle prime edizioni, la mostra ha avuto il convinto sostegno della Camera di Commercio di Arezzo che, assieme agli altri Enti organizzatori, si è adoperata per la sua promozione e per la sua crescita organizzativa. A Cortona l’antiquariato non rappresenta soltanto un avvenimento di carattere espositivo, ma è qualcosa di strettamente connaturato con le atmosfere che si respirano nel capoluogo turistico e culturale della Valdichiana aretina. Ed è anche strettamente correlato al territorio dove è presente una forte tradizione legata all’artigianato
del restauro e più in generale, a quello artistico.
MASSIMO GUASCONI PRESIDENTE – CAMERA DI COMMERCIO AREZZO/SIENA
Un rapporto cinquantennale quello tra la Cortonantiquaria e l’Ente camerale che, peraltro, è stato reso ancora più stringente dalla riforma del sistema che ha attribuito alla Camera di Commercio importanti funzioni relative alla
valorizzazione del patrimonio culturale, nonché allo sviluppo e promozione del turismo in collaborazione con gli enti ed organismi del territorio. La Camera di Commercio di Arezzo ringrazia quindi il comitato organizzatore e soprattutto gli espositori che, con
la loro presenza ed il loro entusiasmo, sono i veri artefici della crescita e dell’affermazione di questo importante appuntamento espositivo che, assieme alla Fiera Antiquaria di Arezzo, rende la nostra provincia il più importante “distretto dell’antiquariato” italiano.
GIULIO BURBI – PRESIDENTE BANCA POPOLARE CORTONA
La Banca Popolare di Cortona da 138 anni gioca un ruolo molto importante sul proprio territorio, nella profonda convinzione che alcune manifestazioni di lunga tradizione, come la Cortonantiquaria, costituiscano un momento di identità e condivisione sociale, oltre ad una grande opportunità per lo sviluppo e il progresso della gente che abita e vive un territorio. Cultura ed economia rappresentano un legame sinergico molto potente e le Banche hanno costituito da sempre l’anello di congiunzione di questi due mondi, solo apparentemente antitetici, ma entrambi espressione dei moti essenziali dell’agire umano.
La Banca Popolare di Cortona ha sempre dimostrato nella sua storia secolare il proprio impegno in questa direzione e la nostra presenza in questa manifestazione – condivisa con prestigiosi soggetti pubblici e privati – costituisce un passo ulteriore in tal senso, inserendosi in una programmazione di grandi eventi culturali che hanno interessato il nostro territorio negli ultimi decenni.
La nostra epoca, fatta di istanti veloci e fugaci, ha ancora bisogno di punti fermi di riferimento, di solide basi materiali sulle quali fondare il proprio futuro fatto di conoscenza e innovazione. La Cortonantiquaria, che rappresenta la conoscenza di come si fanno le cose, di artisti e abili artigiani che hanno fatto grande il nostro Paese nei secoli e che ancora il mondo intero ci riconosce e ci invidia, è una testimonianza forte che va in questa direzione e per questo è degna di essere sostenuta.
La diretta della conferenza stampa

ALLA 57°EDIZIONE DELLA CORTONANTIQUARIA, SPECIALE ESPOSIZIONE DEI PIU’ INTERESSANTI PEZZI LEGATI ALLA CERAMICA SETTECENTESCA
Attraverso una ricca carrellata di ceramiche provenienti da collezioni private, a Cortonantiquaria viene presentata una mostra inedita dedicata alla settecentesca manifattura di Catrosse. L’esposizione è frutto di una collaborazione scientifica con Anna Moore Valeri che ha recentemente realizzato uno studio sulla produzione di maiolica d’uso in Toscana tra settecento e ottocento analizzando da vicino anche l’antica fabbrica cortonese, donandogli una dignità storica che va al di là dell'ambito locale più circoscritto.
Coadiuvata da Paola Marri, porterà in mostra circa 50 pezzi esposti con relativi calchi della produzione Catrosse, ancora oggi conservati a Villa Venuti. In mostra anche altre maioliche e terrecotte gelosamente custodite da storiche famiglie cortonesi.
L’evento chiude un ciclo di iniziative che ha visto come comune denominatore la collaborazione tra Cortona e Napoli scaturita anche in una mostra internazionale ospitata al museo Maec sulla figura di Marcello Venuti, capostipite della famiglia e promotore degli scavi di Ercolano. Grazie al suo ruolo di spicco alla corte di Carlos di Borbone, permette al figlio Domenico di portare avanti studi alla Regia Paggeria di Napoli. Pochi anni più tardi, diventa direttore della fabbrica di porcellane, la Real Fabbrica Ferdinandea, fondata a Napoli dal re Ferdinando IV. Sara poi il fratello minore Curzio, raggiunto Domenico a Napoli, a carpire i segreti del mestiere e a dar vita a Cortona alla fabbrica di Catrosse.
VIDEO PROMO DI CORTONANTIQUARIA


La storia della produzione di Catrosse
La manifattura di Catrosse fu fondata nella villa omonima presso Cortona dal marchese Domenico Venuti (n.1745) e dal suo fratello Curzio Venuti (n.1750). Domenico in particolare è una figura di spicco; fu direttore della fabbrica di porcellane, la Real Fabbrica Ferdinandea, fondata a Napoli dal re Ferdinando IV dopo il trasferimento della Real Fabbrica di Capodimonte a Buen Ritiro in Spagna quando Carlo III di Borbone, suo padre, dovette lasciare Napoli per salire sul trono spagnolo in seguito alla morte del fratello. Il periodo di massimo splendore della manifattura partenopea, il ventennio 1780-1800, resta legato al nome di Venuti, uomo colto con profonde conoscenze storiche e archeologiche e molto preparato sia sul piano scientifico che artistico.
Il Venuti, poco dopo la sua nomina a direttore, affidò la direzione artistica a due noti artisti, lo scultore Filippo Tagliolini e il pittore Giacomo Milani. Vennero chiamati inoltre nuovi tecnici per migliorare la qualità della pasta ed in particolare si cercò di attirare a Napoli i migliori ceramisti della manifattura Ginori a Doccia (Firenze) fondata dal marchese Carlo Ginori nel 1737. In questi anni alla manifattura ferdinandea si eseguirono forme e decorazioni molto simili a quelle di Doccia ed è curioso che a Doccia si producesse una maiolica detta ad uso di Napoli con decori molti semplificati ispirati ai festoni neo-classici della porcellana ferdinandea. Un aspetto particolarmente interessante della Real Fabbrica Ferdinandea è il fatto che, durante il periodo della direzione Venuti, si producesse non solo porcellana, ma anche ceramiche fatte con il nuovo impasto di origine inglese, la cream coloured earthenware o terraglia che allora imperversava in tutta l’Europa, facendo concorrenza non solo alla maiolica, ma anche alla porcellana. Infatti, nel 1782 il re Ferdinando chiese al Venuti di preparare un elenco dei Soggetti che necessitano per la nuova fabbrica della creta all’uso inglese e, almeno per tre anni, dal 1782 al 1785, sembra che ci sia stata in effetti una limitata produzione di terraglia. Questo fatto è importante per la storia della manifattura di Catrosse (dove per almeno i primi venti anni della sua esistenza, venne eseguita una terraglia molto raffinata) perché dimostra che Domenico Venuti era a conoscenza di tutto ciò che occorreva per la produzione di questo nuovo tipo di ceramica.
Verso il 1795, Curzio Venuti fece un viaggio in Campania per visitare insieme al fratello gli scavi di Cuma e di Ercolano, nonché la Real Fabbrica Ferdinandea a Napoli di cui Domenico era direttore. E’ probabile che fu durante questa visita che Curzio ebbe
occasione di studiare i problemi tecnici relativi all’impianto della Fabbrica di ceramiche che fu poi realizzata nei pressi della villa dei Venuti di Catrosse a Cortona. Sappiamo infatti, che le prime ceramiche – terraglie e maioliche – uscirono dalla fabbrica l’anno seguente, il 1796.

PREMIO CORTONANTIQUARIA PER IL 50ESIMO ANNO DELLA PRESENZA A CORTONA, ALLA UNIVERSITA’ DELLA GEORGIA
Uno degli appuntamenti più significativi, che hanno caratterizzato gli ultimi decenni della mostra, è la nascita del Premio Cortonantiquaria, riconoscimento di grande prestigio nato nel 2001, proprio in concomitanza con il varo del
nuovo nome della mostra, che si è saputo imporre come uno degli eventi di maggior richiamo e prestigio per l’intera città di Cortona.
L’idea è quella di premiare uomini e donne, ma anche istituzioni, che con la loro storia umana e professionale abbiano rappresentato un modello ed un esempio alto del genio umano e dell’impegno verso la cultura e la sua diffusione ed abbiano un legame speciale con la città di Cortona. Cortona, città etrusca, culla dell’arte rinascimentale e barocca (qui sono nati Luca Signorelli e Pietro Berrettini detto il Cortona) è luogo ideale per riconoscere il profondo valore del lavoro dell’uomo che sostiene l’arte e ne diventa esso stesso parte.
Il Premio Cortonantiquaria 2019 va all’Università americana di Athens in Georgia per celebrare ulteriormente l’importante traguardo dei 50 anni di attività in città. Era il 1969 quando il professore John D.Kehoe scelse Cortona quale sede per i corsi all’estero di questa prestigiosa università americana. Sono oltre 10 mila gli studenti che hanno trascorso parte del loro percorso formativo nel territorio. Nel 2002 l’ateneo americano ha anche acquistato lo storico Palazzo Sernini che nell’estate 2005 è diventato
il Campus Cortona Residential Center. Qui vengono offerti programmi di studio legati ad una varietà di discipline, tra scienze, storia dell’arte, viticoltura ed enologia, teatro. 
Negli anni sono stati insigniti di questo premio
2001 – Mario Monicelli (regista)
2002 – Nicola Arigliano (musicista)
2003 – Giulio Stanganini (fondatore della mostra)
2004 – Andrè Rieu (musicista)
2005 – Philippe Daverio (critico d’arte)
2006 – Renato Balestra (stilista)
2007 – Patrizio Bertelli (imprenditore)
2008 – Inge Feltrinelli (editore)
2009 – Piero Antinori (imprenditore)
2010 – Franco Migliacci (autore)
2011- Jannis Kounellis (artista)
2012 – Giovanni Floris (giornalista)
2013 – Tonino Lamborghini (imprenditore)
2014 – Ferruccio Ferragamo (imprenditore)
2015 – Zahi Hawass (archeologo)
2016 – Romana Severini (figlia di Gino Severini)
2017 – Scuola Normale Superiore di Pisa
2018 – Paolo Fresu (musicista)

ALLA CORTONANTIQUARIA FELICE SINERGIA TRA ANTIQUARIATO E BUONA GASTRONOMIA
Dal 24 Agosto all’8 settembre nei ristoranti aderenti a “Vetrina Toscana” del Comune di Cortona per ogni menù degustazione consumato o acquisti di prodotti tipici un biglietto di ingresso ridotto alla mostra

Edizione 2019 di Cortonantiquaria anche quest’anno all’insegna di una stretta sinergia con la qualità e la tradizione della ristorazione toscana di Cortona. Infatti dal 24 agosto all'8 settembre, in occasione della 57ª edizione di Cortonantiquaria, in 35 ristoranti del Comune di Cortona aderenti all’iniziativa promossa da Confesercenti e Confcommercio, sarà attiva una particolare campagna promozionale: in ogni ristorante il cliente per ogni consumazione pari o superiore a 25 €,
riceverà dal ristoratore un coupon, che consentirà una volta allegata la ricevuta, di recarsi alla biglietteria della mostra Cortonantiquaria, ritirando un biglietto di ingresso ridotto per accedere alla mostra.
“I menù che i vari chef con la loro creatività ed esperienza propongono all’attenzione della clientela, – sottolineano Lucio Gori per Confesercenti e Carlo Umberto Salvicchi per Confcommercio – utilizzano i migliori prodotti tipici
del territorio di questa stagione e sono tutti all’insegna di un buon rapporto qualità – prezzo.
I clienti – continuano Salvicchi e Gori, rispettivamente per Confcommercio e Confesercenti – avranno la possibilità quindi di gustare alcune delle più note ricette della gastronomia toscana, in ambienti piacevoli e accoglienti, visitando poi successivamente a costo ridotto la mostra che rappresenta a livello nazionale una delle manifestazioni più importanti del settore.”
“Abbiamo collaborato alla promozione di questa iniziativa ben volentieri – sottolinea Luciano Meoni Sindaco del Comune di Cortona in quanto, crediamo in questa sinergia, che riteniamo costituisca un’opportunità di concreta e reciproca promozione della rete dei ristoranti locali e della mostra Cortonantiquaria.” In questa occasione inoltre i ristoranti saranno anche dei veri e propri punti di informazione al servizio della importante mostra antiquaria, rendendosi disponibili ad informare i clienti delle opportunità che offre la mostra e tutte le informazioni utili per visitarla.”
Promuovere la cultura della qualità e della tradizione nella ristorazione – commenta Massimo Guasconi Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena – costituisce uno degli obiettivi di Vetrina Toscana, il progetto della Regione Toscana elaborato e finanziato dalla Camera di Commercio di Arezzo-Siena e coordinato da Confesercenti e Confcommercio con il contributo di Unioncamere Toscana. Ed è proprio con iniziative come questa di Cortona che si consolida lo stretto rapporto esistente tra il nostro territorio e le sue eccellenze enogastronomiche interpretate in maniera superba dai menu predisposti dai ristoratori cortonesi della rete di “Vetrina Toscana”. Per maggiori informazioni e scoprire i ristoranti aderenti ed i menù promozionali visitate i siti www.cortonantiquaria.it oppure www.vetrina.toscana.it www.confesercenti.ar.it o www.confcommercio.ar.it.

Commissione Tecnico-Scientifica

Sergio Tamburi (Presidente)
Alessandra Bardi
Giuliano Centrodi
Marco Ciampolini
Ennio Riccardi

ESPOSITORI

ANTICHITA’ DI ENZO MARIANELLI SRL – BUTI (PISA)
AMBROSI FRANCO – MONSELICE
ANTICHITA S.MARINESE SRL – DOGANA SAN.MARINO
ANTICHITA’ CHITI – PISTOIA
FABBRI ARTE – ROVERBELLA (MN)
ANTIGUEDADES CARRETTERO – MADRID
ANTICHITA’ RB OGGETTI D’ARTE – SCANSOROSCIATE (BG)
ANTICHITA’ D’ALESSIO DOMENICO – CASERTA
TEILO JOHNSON – PASSIGNANO S.T. PG
BALDANI ADRIANO ANTIQUARIO – CREMONA
VENTURA INTERIORS – ACQUAVIVADELLEFONTI (BA)
NUMERO 7 ANTIQUARIATO – MONTECATINI T. PT
ANGELO D’ORO – PARMA
REBECHI GIOVANNI – VERGEMOLI LU
BONANOMI ANTIQUARIATO – MONCALVO AT
LA BOTTEGA DELL’ANTIQUARIO – FOLIGNO (PG)
VELONA ANTICHITA’ – FIRENZE
ARS ANTIQUA SRL – MILANO
MESSERI ANTICHITA’ – FIRENZE
ANTICHITA’ FALAVENA – CENTO (FE)
OPO SRL – ROMA
ANTICHITA’ SIGALINI ANDREA – REZZATO (BS)
MR ANTICHITA’ DI RITA STASI – GENOVA
ANTICHITA’ MORELLO – BADIA POLESINE (RO)
ANTIQUAE RES MARINO CRISTIANO – NAPOLI
NECESSARILY SUPERFLUOUS – MANCHESTER ENGLAND
ARTE GRAFICA ANTICA – CARBONERA TV
CASA D’ASTE SAMMARINESE SRL – DOGANA RSM
MR ANTICHITA’ DI RITA STASI – GENOVA

Una storia lunga cinquantasette anni

Arte e tradizione alla base della più antica Mostra Antiquaria d’Italia in una città magica, che affonda nella leggenda etrusca le proprie radici

Oggi si chiama “Cortonantiquaria”, ma nel 1963 era la Mostra Mercato Nazionale del Mobile Antico. Nel 1962 uno dei primi atti deliberati dal Consiglio d’Amministrazione dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cortona fu
quello di stabilire un programma di manifestazioni per l’anno successivo nel quale già figurava una mostra dell’antiquariato.
Il Consiglio d’Amministrazione dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cortona deliberò di patrocinare ed organizzare, presso i locali delle civiche stanze del Comune di Cortona poste sopra il teatro Signorelli, la prima
“Mostra Mercato Nazionale del Mobile Antico e dell’Artigianato Antico” (questa la dizione originale), stanziando in bilancio, a favore dell’iniziativa la somma di lire 150mila ed attivandosi per prendere i necessari contatti con gli
antiquari e con gli artigiani locali per l’allestimento della rassegna.
A questo appello aderirono in quattordici: antiquari, restauratori, artigiani. La mostra ebbe il risultato di adattarsi alla città come un vestito su misura, Cortona vi trovò una delle sue più genuine e profonde vocazioni: sopra le pietre antiche l’oggetto antico, un congeniale inserimento nell’ambiente naturale della città, la sintesi felice di un mondo tutto da riscoprire. La scelta fu vincente e basata anche sul fatto che a Cortona esistevano già numerosi negozi di arte antiquaria e molti
maestri falegnami restauratori, una tradizione profonda e già allora di grande valore economico e culturale. La mostra del 1963 ebbe inizio l’11 di agosto e si chiuse il 15 settembre, lo spazio a disposizione dei singoli antiquari,
quello che oggi chiamiamo stand, fu segnato con i gessi. Già dalla sua prima apparizione la mostra mostrò una delle facce che l’avrebbero resa famosa ed unica nel panorama italiano, ovvero la grande attenzione verso l’offerta culturale e gli eventi collaterali. Con il biglietto d’ingresso della prima mostra, infatti, veniva data la possibilità di visitare il Palazzo Comunale e le prestigiose sale del Palazzo dei
Marchesi Bourbon di Petrella in via Guelfa.
Nel 1964, visto il successo della prima edizione furono presi contatti con il vescovo di Cortona Mons. Giuseppe Franciolini che, con grande disponibilità e lungimiranza, diede in affitto i locali del Seminario Vescovile di Palazzo
Vagnotti, ancora oggi sede principale della mostra. Gli anni iniziali furono difficili ma ricchi di soddisfazioni e la mostra diventò assai conosciuta ed apprezzata in Italia.
Il segreto della mostra è sempre stato quello di rappresentare qualcosa di più di una manifestazione commerciale e di essere specchio e riflesso di una intera città che si riconosce in questa manifestazione come in nessuna altra iniziativa.
Fu l’ingresso a Palazzo Vagnotti la vera svolta della Mostra. Ancora oggi le stanze dell’edificio che fu per secoli il seminario vescovile sono l’elemento che più caratterizza la mostra e che la rende unica rispetto alle tante esposizioni che si tengono in tutta Italia.
Un altro elemento fondamentale del successo e dell’unicità della Mostra Mercato Nazionale del Mobile Antico è stato quello di non fermarsi all’arte antiquaria ma di proporre sempre nuove idee, nuovi percorsi, nuove prospettive di Cortona e della sua arte.
Senza voler ripercorrere pedissequamente la storia delle mostre collaterali è però importante evidenziare come già nei primi anni di vita, gli anni sessanta, la Mostra si offriva come vetrina originale di eventi culturali ed occasioni di
riscoperta del patrimonio nascosto, ma sempre straordinario, della città di Cortona.
Nel 1968 ad esempio la mostra collaterale riguardava “l’Arte del legno a Cortona” con un particolare focus storico ed artistico nel bellissimo soffitto intarsiato del Museo Diocesano nella stanza che custodisce l’Annunciazione del Beato Angelico.
Nel 1969 fu la volta di una approfondimento del famoso “Reluqiario Vagnucci”, nel 1974 di un percorso cittadino che riscopriva gli organi antichi delle chiese cortonesi, nel 1975 venne proposta l’originale scoperta del “Boccadoro” illustratore cortonese nella sua trasferta parigina, nel 1980 una mostra che ha fatto epoca quella che riproponeva la storia dell’arte campanara a Cortona, il 1982 fu l’anno di Gino Severini, concittadino amatissimo che spesso ha caratterizzato con la sua presenza la storia della Mostra Antiquaria, nel 1988 fu la volta di Pietro Berrettini.
Gli anni novanta hanno segnato un ulteriore slancio in avanti, nel 1996 venne presentata per la prima volta al pubblico la collezione della Cassa di Risparmio di Firenze di opere dei pittori Macchiaioli. Gli anni duemila hanno visto la mostra attraversare con alterni successi i grandi cambiamenti vissuti dal mercato antiquario e più in generale dalla società italiana, raggiungendo, però, un equilibrio organizzativo e di gestione che ha garantito alla manifestazione un rinnovato successo ed un grande apprezzamento del pubblico, senza mai rinnegare la propria storia.
Ecco che nel 2001 la Mostra Mercato Nazionale del Mobile Antico evolve in “Cortonantiquaria”, un nome che racchiude in se tutti i profondi legami territoriali e di genere. Questi sono stati gli anni della nascita di un nuovo modello di mostra, profondamente legato alla città; anni di imponenti eventi collaterali, di campagne di comunicazione innovative; di nuove iniziative collegate al tessuto produttivo: insomma, la mostra è diventata cittadina del suo tempo, senza perdere la sua storia e la sua
personalità. La dimostrazione sta proprio nella continuità dell’affetto del pubblico e dei personaggi illustri che a distanza di cinquanta anni continuano a frequentarla.
Nel 1963, la prima edizione ebbe come visitatore inatteso uno dei massimi esponenti della cinematografia mondiale Luchino Visconti, che senza clamore ma con grande umanità si presentò all’ingresso della mostra e la visitò. A distanza di quarantanove anni nel 2011, in un mondo completamente globalizzato, un altro monumento del cinema mondiale ci ha fatto visita, anch’esso senza clamore quasi rispettando la genuinità della mostra e la storia di Cortona, George Lucas, il regista della saga di Guerre Stellari.
Un filo tenue ma profondo lega queste due visite distanti quasi cinquanta anni, il filo del cinema certo, ma soprattutto l’amore per l’arte antiquaria e la città di Cortona. Tra queste due grandi leggende del cinema tanti personaggi della cultura, della politica, dello spettacolo, dell’arte hanno varcato la soglia di palazzo Vagnotti a dimostrazione della straordinaria considerazione che questa manifestazione gode in Italia e nel mondo, senza voler fare torto a nessuno ricordiamo Francois Mitterrand,
Amintore Fanfani, John Huston, Giorgio Napolitano.