I Vigili del fuoco del Comando di Arezzo, insieme al 118 e ai tecnici Asl, sono intervenuti questa mattina alle ore 7:45 alla Chimet di Badia al Pino per soccorrere alcuni operai colti da malore che si trovavano su una torre ad effettuare manutenzione ai filtri dei forni della lavorazione, ad una altezza di circa 15 metri. Ad essere interessati dai malori più significativi, sono state 4 persone, altre due si trovavano nei pressi della torre da dove si è sprigionato il gas e per precauzione sono stati gestiti dal 118. Le condizioni di uno dei tre ricoverati ad Arezzo si sono fatte più preoccupanti e per questo in mattinata è stato trasferito nella camera iperbarica di Firenze.
I Vigili del fuoco, hanno raggiunto i quattro operai che si trovavano in prossimità del filtro, per uno di loro in forte stato confusionale si è reso necessario immobilizzarlo sulla spinale ed è stato evacuato tramite un cestello da cantiere e affidato al personale medico del 118. Gli altri operai sono scesi dalla torre in autonomia e sono stati presi in carico dal personale sanitario.
Al termine delle operazioni una persona è stata trasportata all’ospedale di Careggi con l’elisoccorso Pegaso in codice rosso, si tratta di un 50enne aretino. Altri 4 lavoratori sono stati portati al pronto soccorso di Arezzo in codice giallo. Sul posto 3 automezzi e 10 unità tra cui personale NBCR (NUCLEARE – BIOLOGICO – CHIMICO – RADIOLOGICO) che hanno rilevato la presenza di monossido di carbonio.
Le indagini sono a cura dei Carabinieri della stazione di Civitella e personale del PISLL (Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro). L’incidente sul lavoro di stamani fa seguito a quanto accaduto la scorsa estate nello stesso impianto, quando due operai vennero investiti da una fuori uscita di carbone attivo.
Di seguito il comunicato della Chimet il giorno dopo l’accaduto
In merito all’incidente avvenuto ieri mattina, nello stabilimento di Badia al Pino, durante normali procedure di manutenzione, Chimet ritiene innanzitutto opportuno rassicurare circa le condizioni dei lavoratori coinvolti: nessuno di loro ha riportato conseguenze gravi, né è stato mai in pericolo di vita. La Società coglie l’occasione per ringraziare, da un lato, tutti i dipendenti che hanno prontamente agito secondo i piani, le procedure e i protocolli di emergenza pervisti e, dall’altro, i Vigili del Fuoco, gli addetti del 118 che, unitamente a Carabinieri, Polizia Municipale, ASL ed ARPAT, sono intervenuti con la consueta tempestività e perizia, risolvendo rapidamente la situazione di emergenza che si era venuta a creare.
Chimet si è subito attivata per comprendere le cause che hanno generato la formazione – del tutto anomala – di monossido di carbonio.
L’Azienda, in ogni caso, continuerà ad investire sia sulla formazione del personale, sia sulla ottimizzazione dei propri processi industriali, ricercando le migliori tecnologie a disposizione, per rendere sempre più efficienti le procedure in essere e rendere