Vince tre tappe all’Africa Eco Race e arriva terzo a Dakar, poi è costretto a pagare pegno per una formalità ed è ufficialmente quarto. Il motociclista di Castiglion Fiorentino torna dal suo primo importante rally con un bilancio positivo, ecco il suo diario
Ho concluso il mio primo Rally importante, l’Africa Eco Race 2020. “Concluso” è la parola magica. Poi il risultato. Sono 4° assoluto. Ho vinto tre tappe e… fino a un momento fa ero terzo, sul podio di Dakar dopo due settimane di Gara. Poi ho subìto un reclamo, che è stato accolto, e sono sceso al 4° posto. La ragione della protesta, presentata da Poskitt, è una gomma risultata non omologata ma passata alle verifiche! No comment! Questa è l’unica cosa che voglio lasciarmi alle spalle, filtrarne la lezione e dimenticare. Ma voglio dirvi una cosa.
Non cambio il mio commento a caldo alla conclusione del Rally. Ho corso bene. Soprattutto, con attenzione. Credo di aver accumulato molta esperienza importante e di essere cresciuto. Sono riuscito a stare sempre calmo, a studiare le tappe e a gestire le Prove Speciali. Ne ho vinte tre e non me l’aspettavo. Ho imparato molto, soprattutto di “navigazione”, che è cruciale quando vinci un giorno, parti per primo quello successivo e devi aprire la pista per tutti. Ho imparato anche di “pubbliche relazioni” con certi piloti. Non è tutto, certamente e ho capito anche questo, ma è già molto, un passo avanti alla “scuola” dei grandi Rally.
Complimenti a Alessandro Botturi, che ha vinto il Rally per la seconda volta. Correre con lui, e spesso vicini attuando la strategia di Tappa, mi ha dato molte informazioni fondamentali. È stato istruttivo, così come lo è stato correre insieme a Pal Anders Ullevalseter.
Ho corso un bel Rally, ho visto posti magnifici, mi sono divertito ad andare in Moto, che è la mia passione, ho imparato. Che fare adesso? Vediamo, vi tengo aggiornati!