La foto appare intorno all’ora di pranzo di questa domenica, a postarla è Luca Falsetti, titolare di un ristorante ad Arezzo, uno dei tanti che non hanno spazi all’aperto e che quindi anche col ritorno in zona gialla saranno costretti a fare unicamente vendita da asporto. L’immagine parla da sola, il tavolino in un luogo improbabile, nel mezzo della carreggiata, la trafficatissima via Fiorentina.
Da dieci anni Falsetti insieme alla moglie è titolare della famosa «Bottega», l’attività in precedenza era del suocero che l’ha fondata 40 anni fa. «Sono 14 mesi che viviamo questa situazione e con l’asporto nemmeno ci paghiamo le spese fisse – racconta Falsetti – abbiamo il mutuo, le tasse, le materie prime e non abbiamo spazio all’aperto. A me questa storia sembra l’ennesima ingiustizia di questi lunghi 14 mesi. Ci dovrebbero dire come riaprire e non fare queste distinzioni improbabili, perché di regole assurde ne abbiamo viste anche troppe. Io non sottovaluto la pericolosità di questo virus, ma dico anche che se le cose si fanno bene e con rispetto non si corrono pericoli. A questo punto non ci resta che attendere giugno».