Per Vanneschi e Albertoni la condanna è a tre anni, prescritta l’altra accusa di morte in conseguenza di altro reato, l’episodio risale al 3 agosto del 2011, dopo 10 anni e 4 processi, «Oggi è stata fatta giustizia», ha detto Bruno Rossi, padre della giovane.
Ancora una svolta nel caso di Martina Rossi, la ragazza genovese morta precipitando dalla finestra della sua camera d’albergo alle Baleari. Al secondo processo in Appello che si è tenuto oggi a Firenze, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi sono stati condannati a tre anni per tentata violenza sessuale di gruppo. Al processo bis si è giunti dopo l’annullamento della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione che aveva rispedito le carte a Firenze.
La vicenda era stata archiviata dalla magistratura spagnola, poi la ripresa delle indagini su impulso della famiglia in Italia e la condanna in primo grado al Tribunale di Arezzo, poi l’assoluzione in Appello, annullata successivamente dalla Cassazione. Secondo i magistrati (ma le motivazioni della sentenza devono essere depositate), Albertoni e Vanneschi tentarono di stuprarla. Martina è quindi scivolata dalla finestra nel tentativo di fuggire alla violenza e non per suicidarsi o per uno stato di alterazione, come sostenuto dai legali degli imputati. La giovane venne ritrovata al suolo senza i pantaloncini, i segni di graffio sul collo di Albertoni sono ritenuti un altro elemento che corrobora la tesi della tentata violenza sessuale.