Aggiornamento degli albi dei giudici popolari per le corti di Assise e per le corti di assise di appello. Come si diventa giudici popolari: la domanda entro il 31 luglio
Il giudice popolare è il cittadino italiano chiamato a comporre, a seguito di estrazione a sorte da apposite liste, la Corte di Assise e la Corte di Assise d’Appello. Per ogni Corte d’assise e Corte d’assise d’appello è formata una lista per i giudici popolari ordinari e una per i giudici popolari supplenti.
Chi vuole entrare a far parte delle liste deve presentare richiesta al Sindaco del comune in cui risiede.
I requisiti sono:
cittadinanza italiana e godimento dei diritti civili e politici;
buona condotta morale;
età non inferiore ai 30 e non superiore ai 65 anni;
titolo finale di studi di scuola media di primo grado, di qualsiasi tipo. Per i giudici popolari di Corte d’assise d’appello è richiesto titolo finale di studi di scuola media di secondo grado.
Non possono fare il giudice popolare: i magistrati e i funzionari in servizio all’ordine giudiziario, gli appartenenti alle forze armate e alla polizia e i membri di culto e religiosi di ogni ordine e congregazione.
Ogni due anni (anno dispari) i sindaci invitano con manifesti pubblici coloro che sono in possesso dei requisiti e non sono già iscritti negli albi definitivi dei giudici popolari, a chiedere di essere iscritti nell’elenco integrativo dei giudici popolari.
della Corte d’assise
della Corte d’assise d’appello
Documentazione da presentare
Per l’iscrizione è necessario presentare domanda di iscrizione all’albo dei giudici popolari.
Il modulo di domanda, corredato di un documento di riconoscimento, può essere inviato:
– a mezzo Pec: comunefoiano@legalmail.it
– a mezzo mail: elettorale@comune.foiano.ar.it
– a mezzo fax: 0575-1783910
– consegnato personalmente presso l’Ufficio Elettorale, in Piazza Cavour, n. 1 – Foiano della Chiana (AR).
Il modulo per la domanda ed il manifesto sono consultabili sul sito del Comune di Foiano della Chiana
https://comune.foiano.ar.it/contenuti/176208/entro-31-luglio-domanda-giudici-popolari