Il Comune di Castiglion Fiorentino scrive a Poste Italiane contro la riduzione delle aperture dell’ufficio di Manciano

“Come già avemmo modo di segnalare in data 30.07.2020, senza, per altro, ottenerne il benché minimo riscontro, qualsiasi riduzione di orario degli uffici e/o di apertura al pubblico stona ed, anzi, cozza inevitabilmente con il divieto di ‘assembramento’ di persone. Logica vorrebbe che, per evitare code e disagi all’utenza che, notoriamente, corrisponde in buona parte a quella fascia di persone definite fragili in quanto anziane, gli orari degli uffici fossero dilatati quanto più possibile, in modo da agevolare il contingentamento ed il distanziamento. Spiace dover rimarcare, inoltre quanto già osservato, che questa scelta strategica mal si concilia con l’impegno preso dall’Azienda, in più occasioni, proprio dinanzi ai Sindaci d’Italia, ossia quello di non chiudere alcun Ufficio, in particolare quelli più piccoli, i cui servizi sarebbero stati da implementare, arricchire e potenziare (primo e secondo incontro coi “Sindaci d’Italia”, 26.11.2018-29.11.2019)”. E’ questo il passo saliente della lettera, spedita in questi giorni, alle Poste italiane per segnalare i disservizi che vivono i castiglionesi dopo la comunicazione della riduzione dell’orario di apertura dell’Ufficio Postale di Manciano. In pratica dopo la riduzione dell’orario dell’Ufficio centrale, quello sito in piazza del Municipio, che dall’inizio della pandemia è aperto, sostanzialmente, solo la mattina, in questi giorni è arrivata al comune la comunicazione di un’ulteriore riduzione dell’orario di apertura che, questa volta , riguarda l’Ufficio Postale di Manciano. L’amministrazione comunale auspica un ripensamento da parte delle Poste Italiane su scelte che “poco hanno a che fare con l’emergenza sanitaria”.