La storia di Giulio Carlo Vecchini, il liutaio cortonese che andrà in udienza da Papa Francesco 👇
« Mi chiamo Giulio Carlo Vecchini e di mestiere faccio il liutaio. Produco e restauro strumenti musicali nel laboratorio Makassar di Cortona (AR). Sono un professionista apprezzato per la qualità del suo operato e mi occupo anche di progetti musicali a finalità sociale.
Nel 2015 ho avviato un progetto particolare, ho costruito una chitarra con i legni recuperati dai barconi arrivati a Lampedusa con i migranti. Lo strumento è stato scelto da UNHCR (Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite) come simbolo della Giornata Mondiale dei Rifugiati e da allora è in perenne movimento passando di mano in mano agli artisti che ne sostengono la visione. Lo strumento ha avuto una risonanza mediatica e l’appoggio di personaggi come Carlos Santana, Bob Geldof, Patti Smith, Marc Ribot, John Scofield, Franz Ferdinand e di molti musicisti italiani fra cui Vinicio Capossela, Jovanotti, Paolo Fresu, Verdena. L’ho chiamata Mare di Mezzo ed è un progetto musicale di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti dei movimenti migratori del Mediterraneo. La chitarra suona i canti di chi voce non ha ed è diventato un simbolo riconosciuto di accoglienza e di fratellanza, di tolleranza e amore per il prossimo.
Il 27 Aprile prossimo è stata concessa a me e a Mare di Mezzo un’udienza con Papa Francesco, è mia intensione partire dalla città di Cortona e arrivare in Vaticano come pellegrino, a piedi con lo strumento sulle spalle. 20 giorni di cammino lungo la Via Lauretana per Siena e poi Via Francigena fino a Roma, 400 chilometri fra Toscana e Lazio. La partenza è fissata domenica 3 di aprile
Verrò accompagnato da un operatore per documentare e raccontare il percorso della chitarra con foto, audio e video e lungo tutto il cammino ci saranno delle session itineranti con musicisti e ospiti, in luoghi magnifici intrisi di storia. Il materiale prodotto sarà diffuso online come diario di viaggio ed è finalizzato alla produzione di un documentario.
Lo strumento ha sempre avuto un impatto mediatico e attirato interesse, nel 2021 sono usciti articoli su varie testate fra cui il Corriere della Sera e Rai3 ha prodotto un servizio su Mare di Mezzo uscito a maggio e riproposto il 26 dicembre scorso all’interno della rubrica Mediterraneo. Il materiale Rai stà per essere tradotto e diffuso anche sulle emittenti francesi. Penso che il viaggio di Mare di Mezzo verso le mani del Santo Padre sarà una notizia da raccontare
Il progetto è sostenuto da UNHCR, Siena Jazz University, Comune di Siena, Comune di Cortona, Comune di Castiglion del Lago, Ferrino (ditta leader Italiana per il mondo del trekking) e dal mondo dei pellegrinaggi.
Sarà interessante documentare il viaggio della chitarra, raccontare i luoghi che incontreremo e far suonare musicisti e ospiti nelle varie location. In movimento nella natura, nel riverbero delle valli, lungo le strade dei paesini. Alcuni musicisti si sono offerti di percorrere parti del cammino insieme a noi come una marching band, altri li incontreremo all’arrivo delle tappe per delle session dedicate. Molti diplomati della Siena Jazz University fra cui chitarristi, cantanti, percussionisti, fiati parteciperanno all’evento e tanti altri musicisti si stanno proponendo. Sto coinvolgendo alcuni chitarristi di calibro come ospiti speciali.
Il viaggio è dedicato alle storie dei migranti e dei profughi, non solo del Mediterraneo ma di tutto il mondo e un pensiero in questo particolare momento va all’Ucraina. Il progetto Mare di Mezzo è pensato per sensibilizzare l’opinione pubblica su queste gravi situazioni, tramite il nostro viaggio vorremo dare un aiuto concreto appoggiando e promuoveremo la raccolta fondi organizzata da UNHCR per sostenere il popolo ucraino in fuga dalla guerra. »