Una bottiglia lanciata contro il camion dei pompieri e poi un operatore del 118 aggredito da chi doveva essere soccorso. Due scene da dimenticare nel centro di Arezzo, entrambe accadute nel giro di 4 giorni.
La prima è di mercoledì 1 giugno ed è accaduta in piazza Guido Monaco, il mezzo dei vigili del fuoco stava effettuando un soccorso a persona colta da malore. Giunto in piazza, il camion è stato colpito da una bottigliata. Sul caso sono in corso indagini, domenica 5 giugno c’è stato un altro episodio. Un uomo rivolto a terra, chiamano i soccorsi, ma quando arriva l’ambulanza lui si rivolta contro al personale del 118. È successo domenica sera fra piazza Sant’Agostino e San Jacopo. Sul posto è arrivata la polizia e l’uomo è stato denunciato
Il comunicato della Asl L’Azienda Sanitaria ASL Toscana sud est ed il Dipartimento Emergenza Urgenza esprimono la propria solidarietà al personale della Croce Bianca di Arezzo per l’assurda aggressione subita ad Arezzo nella notte del 5 giugno nel corso di un servizio di soccorso in piazza S.Jacopo.
“Il personale volontario, ma altamente professionale, della Croce Bianca, come di tutte le associazioni che lavorano per l’emergenza sanitaria, svolgono un compito fondamentale per il buon funzionamento del sistema di soccorso e di emergenza/urgenza, dichiara Massimo Mandò direttore del DEU della ASL TSE. Questo, purtroppo, è l’ennesimo episodio che evidenzia un grande disagio sociale e che tutti assieme dobbiamo contrastare non solo con azioni di ordine pubblico, ma soprattutto con educazione e professionalità. Per nostra parte continueremo ad affrontare tutti gli interventi con la massima serietà, professionalità e, se possibile, serenità, nella consapevolezza che stiamo lavorando per il bene di tutti.”
La dichiarazione del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli
“Deprecabile l’episodio di violenza gratuita subito la scorsa notte in pieno centro da alcuni volontari della Croce Bianca impegnati in un intervento di soccorso. Si è trattato di un gesto vile e inqualificabile, che non trova giustificazione alcuna. Esprimo la mia più sincera e piena solidarietà personale, e con essa quella della città tutta, agli operatori sanitari rimasti vittime della aggressione: sempre in prima linea nel soccorso, encomiabili nella dedizione con la quale conducono il loro prezioso e delicato lavoro con responsabilità e professionalità, meritano la massima attenzione affinché possano svolgere le loro funzioni in piena sicurezza. E in questo ci impegneremo”.