La costante presenza ed attenzione sul territorio dei militari della Compagnia Carabinieri di Arezzo ha permesso di monitorare una serie di personaggi gravitanti nel mondo degli stupefacenti, sospetti di essere responsabili di una fitta attività di spaccio di droga nella città di Arezzo.
Tali sospetti era portati da subito all’attenzione dell’ufficio del Pubblico Ministero di questo capoluogo. Si decideva quindi di effettuare una serie di servizi di osservazione e pedinamento in città, iniziati nella primavera 2021 e durati alcuni mesi, che portavano gli inquirenti a poter ipotizzare due canali di rifornimento di cocaina in questa città, di cui uno in Umbria e uno nel valdarno aretino.
Alla luce di ciò, i militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Arezzo coordinati dalla locale Procura della Repubblica, richiedevano ed ottenevano dal G.I.P. del Tribunale di Arezzo, una ordinanza di misure cautelari nei confronti dei responsabili del citato spaccio di stupefacenti.
Alle prime luci del giorno, gli operanti, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di San Giovanni Valdarno (AR), hanno eseguito due misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti, ovvero un cittadino italiano 40enne residente nel valdarno aretino e un cittadino di origini albanesi 27enne abitante ad Arezzo, entrambi pregiudicati.
Nel corso delle operazioni i due sono stati arrestati in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti poiché, nelle loro disponibilità, venivano rinvenuti complessivamente circa 250 grammi di cocaina e circa 8000 Euro in contanti, somma ritenuta provento dell’attività illecita. Inoltre, uno dei due, opponeva resistenza ai militari durante le fasi dell’arresto, cercando anche di ingoiare alcune dosi di droga. I due sono stati condotti presso il carcere Sollicciano di Firenze e messi a disposizione dell’A.G.
Nel corso dell’attività di indagine erano stati già sequestrati complessivamente circa 18 kg di cocaina e circa 94.000 Euro in contanti, oltre un’autovettura avente un sistema di sottofondo usata per trasportare ed occultare droga.
Lo stupefacente, al dettaglio, avrebbe potuto fruttare oltre un milione e 300 mila Euro una volta immesso sulle piazze di spaccio.