Fare la doccia anziché utilizzare la vasca, usare la lavastoviglie e non lavare i piatti a mano, chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti: sono solo alcune delle buone pratiche che Nuove Acque, il gestore del servizio idrico ad Arezzo e provincia e parte della provincia di Siena, ricorda ai propri utenti per limitare lo spreco dell’acqua soprattutto nella stagione estiva. Si tratta di comportamenti e buone abitudini che non rivoluzioneranno la vita degli utenti, ma che apporteranno piacevoli miglioramenti e che consentiranno un utilizzo più sostenibile di questo bene.
E’ consigliabile evitare di utilizzare la vasca da bagno, che consuma in media 150 litri d’acqua, contro gli 80 circa della doccia. Al fine di ridurre lo spreco della risorsa idrica, è importante l’utilizzo di elettrodomestici con programmi “eco”. Una lavatrice di classe “A” riduce significativamente il consumo di acqua (del 50%) e il consumo di elettricità (del 44%). Anche l’utilizzo della lavastoviglie permette di risparmiare l’acqua: per lavare i piatti a mano si utilizzano circa 42 litri d’acqua, mentre con la lavastoviglie se ne consumano circa 10 litri per un lavaggio (e oltre l’acqua, si risparmia anche molta fatica). Anche raccogliere l’acqua piovana può aiutare a limitare gli sprechi, riutilizzandola poi per tutte le attività che non richiedono acqua potabile, come ad esempio l’irrigazione di orti e giardini e il lavaggio di automezzi. Infatti, per lavare l’auto con l’acqua del rubinetto, si consumano circa 200 litri d’acqua. Per evitare questo grande spreco idrico, è possibile lavare la propria auto a casa, senza acqua, con i diversi prodotti biodegradabili in commercio. Un sistema WC a doppio scarico e i rubinetti dotati di dispositivi come limitatori di flusso o di pressione, sono altri strumenti che consentono di limitare notevolmente lo spreco. Infine, tenere sempre monitorate e curate le apparecchiature elettroniche di casa (lavastoviglie, macchina del ghiaccio, addolcitore ecc) aiuta a limitare i consumi.
All’interno del portale informativo lamiacqua.it, che nasce come arricchimento del sito istituzionale di Nuove Acque, è possibile leggere tutti questi semplici e pratici consigli relativi alla vita di tutti i giorni. Sempre nello stesso portale, di recente, i tecnici Nuove Acque e il Responsabile della Protezione Civile della Regione Toscana Bernardo Mazzanti, sono intervenuti con una diretta social per fare il punto sull’allerta idrica e illustrare le azioni del gestore per arginare situazioni di emergenza.
Relativamente al periodo siccitoso che sta proseguendo da alcune settimane in tutta Italia, al momento Nuove Acque non registra criticità grazie alla presenza di piani da attivare in caso di crisi idrica e per le politiche di risparmio adottate da tempo, come l’aver tenuto le dighe piene e aver adottato altre fonti di approvvigionamento in inverno. La situazione viene monitorata costantemente con una cabina di regia che riguarda la Toscana insieme alle regioni confinanti. Per gestire una crisi idrica, è fondamentale avere invasi come il Montedoglio e la cosiddetta ”autostrada dell’acqua”, l’anello che permetterà a tutta la Valdichiana di avere l’acqua di Montedoglio. L’opera è stata finanziata in parte dal Pnrr e i lavori si concluderanno nel 2023.
Se al momento la situazione non è critica, è anche grazie a queste infrastrutture e agli investimenti importanti finalizzati alla riduzione delle perdite: nelle zone gestite da Nuove Acque, attualmente il tasso di perdita è del 23,1%, con l’acquedotto di Arezzo che da anni si attesta sotto il 20%. Negli ultimi mesi, Nuove Acque ha avviato nuovi lavori di ottimizzazione e distrettualizzazione delle reti che riguardano dieci comuni dell’aretino e della provincia di Siena, per un investimento di oltre 390mila euro. Tali lavori, che proseguono ormai da anni nel territorio di competenza dell’azienda, permettono di immettere in rete circa 3 milioni di metri cubi di acqua all’anno in meno rispetto a 10 anni fa. Inoltre, i cospicui investimenti messi in campo da Nuove Acque per la riduzione delle perdite, hanno portato dall’inizio della gestione (1999) a oggi un taglio del 50% dei volumi immessi in rete, con conseguente risparmio per l’utenza e una maggiore salvaguardia ambientale grazie a un minor spreco idrico.