Mister Arrigo Sacchi racconta a Castiglion Fiorentino il Milan degli immortali e la sua nazionale. “Il nostro calcio è vecchio, comandano i soldi”

Il nostro è un calcio vecchio, comandano i soldi. Schietto, arguto, mordace ma umile e modesto, così Arrigo Sacchi racconta e si racconta all’ombra dei Pini dove tanti castiglionesi e non sono intervenuti per ascoltare l’allenatore del Milan degli immortali.

«Il calcio è il riflesso della cultura di un paese, nel bene e nel male. Purtroppo devo dire che siamo più nel male che nel bene », così spiega mister Sacchi nell’incontro di oggi pomeriggio nell’ambito del Santucce Storm Festival di Castitlion Fiorentino, dove ormai è cittadino ad honorem, scherza il Mario Agnelli Sindaco, seppur la diversa fede calcistica che separa i due.

«Il calcio per me era una filosofia non un sistema di gioco. Non c’era spazio per gli eccessi di protagonismo, invidia, gelosia. Cercavo persone che avessero sentimenti nobili. Cercavo un’etica del collettivo, del lavoro. Cercavo persone che avessero modestia. Possibilmente avere persone intelligenti»