Cortona e La Valletta, capitale di Malta, sono da ieri 26 agosto legate da un patto di gemellaggio. Testimonial di eccezione è stata la nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci, in sosta a Valletta durante la campagna d’istruzione degli allievi del 1° anno dell’Accademia Navale.
L’atto, della durata decennale rinnovabile, è stato ufficialmente firmato dai due sindaci, Luciano Meoni e Alfred Zammit, grazie alla disponibilità della Marina Militare, nella storica Sala Consiglio di quella che è conosciuta la «Nave più bella del mondo». Erano presenti gli ambasciatori d’Italia a Malta Fabrizio Romano e di Malta in Italia Carmel Vassallo, accolti dal comandante dell’unità, capitano di vascello Massimiliano Siragusa.
«Il progetto di gemellaggio tra le due città è stato avviato in occasione del convegno ‘Laparelli 500’ svoltosi a Cortona nell’ottobre scorso – ha detto il sindaco Meoni – per ricordare i cinquecento anni della nascita dell’architetto cortonese Francesco Laparelli, che nel XVI secolo progettò e avviò la costruzione di Valletta, la nuova capitale di Malta. A quell’incontro ha partecipato anche il sindaco Alfred Zammit, al quale oggi abbiamo ricambiato la visita. L’odierna firma del gemellaggio tra Cortona e La Valletta – ha aggiunto Meoni – è naturalmente un punto di partenza per stabilire duraturi rapporti di collaborazione e di scambio in settori primari quali ad esempio turismo, cultura e didattica».
«La Valletta è un gioiello di architettura, patrimonio dell’umanità Unesco, grazie anche al suo progettista Francesco Laparelli – ha detto il sindaco della capitale maltese Zammit – Siamo onorati di tutto questo. Chi arriva nel porto di Valletta – ha aggiunto Zammit – non entra in un porto qualsiasi ma entra nella storia. È quella che dobbiamo e vogliamo far conoscere ai nostri giovani. Il gemellaggio con Cortona potrà certamente aiutarci a sviluppare esperienze culturali di reciproca importanza».
«Siamo lieti di aver ospitato a bordo del Vespucci la firma del gemellaggio tra Cortona e La Valletta – ha commentato il comandante Siragusa, precisando che si è trattato di – un evento che conferma l’azione diplomatica che la Marina ed il Vespucci in particolare svolgono da sempre nei mari di tutto il mondo».