Benessere Animale, Coldiretti ed Ara ne parlano con gli allevatori

Si è tenuto nei giorni scorsi a Ponte Presale di Sestino in occasione della XXVII° Mostra nazionale degli allevamenti bovini di razza chianina allo stato semibrado e a stabulazione libera, iscritti al libro genealogico il convegno “Benessere animale: aspetti strutturali e procedura in allevamento” organizzato e promosso dall’Ara Toscana e Coldiretti Arezzo.
Incontro molto partecipato che ha visto la presenza dei tanti allevatori della zona, dopo i due anni di stop forzato a causa della pandemia.
“Abbiamo fortemente voluto questo momento di confronto – ha detto il Direttore di Coldiretti Arezzo Raffaello Betti durante il suo intervento – oggi come in altre occasioni negli ultimi mesi siamo qui a Ponte Presale per analizzare insieme le grandi difficoltà nel fare impresa ed in questo caso allevamento, nelle aree montane e marginali, il convegno che abbiamo promosso ha proprio lo scopo di disegnare prospettive future per un settore di grande pregio della nostra provincia e dell’economia locale del territorio oltre a rappresentare un punto cardine dell’agroalimentare, interprete di distintività e cibo vero”.

Nell’ottica di un sistema agroalimentare sempre più sostenibile il focus della mattinata si è poi incentrato nelle attività dell’Arat nell’ottica del benessere animale della futura programmazione PAC 2023-2027 con un intervento a cura di Claudio Bressanutti Direttore Ara Toscana. “La tutela del benessere animale è un elemento centrale a sostegno della zootecnia regionale – ha spiegato Bressanutti – è un elemento che rafforza la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle produzioni di origine animale, grazie alla certificazione accreditata degli allevamenti e della filiera”.

 

Il miglioramento della sostenibilità dei vari processi produttivi è infatti negli ultimi anni sempre più al centro dell’attenzione, è diventato di recente un fattore strategico per un’efficace attuazione degli obiettivi del Farm to Fork e delle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“In particolare, la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle produzioni di origine animale – ha proseguito Bressanutti – può essere raggiunta attraverso tecniche di allevamento attente al management aziendale e alla biosicurezza, aspetti questi tutti direttamente connessi
al benessere animale oltre che a contribuire ad una informazione sempre più chiara al cittadino consumatore”.
Il momento di confronto di è concluso con l’intervento di Giovanni Brajon, Responsabile dell’Unità Operativa Territoriale Toscana Centro dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana La valutazione del benessere animale e biosicurezza attraverso il sistema Classyfarm: esperienze preliminari di applicazione in Toscana.