I costanti servizi mirati alla prevenzione ed alla repressione dei reati predatori da parte dei Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, che negli ultimi giorni sono riusciti a mettere a segno due colpi importanti alla cosiddetta “microcriminalità”. In entrambi i casi, determinante è stata la tempestività e la tenacia dell’azione investigativa dei militari della Stazione di Montevarchi.
Nel primo caso, al termine di un lungo e certosino lavoro ininterrotto dei militari della Compagnia di San Giovanni Valdarno, è stato identificato e denunciato un soggetto che a inizio ottobre, nelle ore del mattino aveva perpetrato una rapina ai danni di un uomo di circa 35 anni, sorpreso dal malfattore all’interno di un bar di Montevarchi. Lo sforzo corale dei Carabinieri di Montevarchi, che in prima battuta sono immediatamente intervenuti al momento della richiesta d’aiuto da parte della vittima, e nelle ore seguenti hanno svolto la successiva attività investigativa, ha permesso di concludere un’indagine nata per furto e proseguita per rapina “impropria”, che, con i
metodi investigativi più tradizionali e soprattutto un grandissimo spirito di abnegazione, ha portato all’immediata identificazione del responsabile.
L’accaduto risale a poco meno di un mese fa. Nella tarda mattinata un uomo di origini cinesi si presenta alla Stazione Carabinieri di Montevarchi, per denunciare un episodio gravissimo. Nella mattinata, mentre si trovava all’interno di un bar della città era stato avvicinato da un uomo, che, inopinatamente, dopo avergli sottratto alcune centinaia di euro, al fine di guadagnare la fuga dal locale, l’aveva spintonato, facendogli perdere l’equilibrio, per poi darsi alla fuga a piedi. In particolare il deferito, vistosi scoperto, aggrediva la parte offesa, che aveva cercato di bloccarlo, colpendola con calci e pugni al viso ed allo stomaco, riuscendo infine a dileguarsi.
Capita la gravità della situazione – capace di suscitare allarme sociale anche perché verificatasi in pieno giorno, in un esercizio pubblico – i Carabinieri della Stazione di Montevarchi si sono immediatamente attivati, eseguendo, in prima battuta, un accurato sopralluogo sul posto, nella speranza che qualche testimone avesse notato
qualche movimento strano o che vi fossero telecamere di videosorveglianza da analizzare.
Il passo successivo, risultato poi risolutivo, è stato analizzare le immagini del circuito di videosorveglianza delle vie limitrofe, che hanno dato lo spunto decisivo, che ha consentito di ristringere il cerchio degli investigatori intorno ad un principale sospetto, un pregiudicato di circa 27 anni, residente proprio nel Valdarno aretino, che è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per rapina impropria.
Nelle stesse ore, sempre i carabinieri di Montevarchi stavano indagando anche su un altro caso, relativa all’episodio di un uomo che dimesso dal locale pronto soccorso, aveva asportato il cappotto ed il telefono cellulare di un altro utente della struttura
sanitaria. Anche in questo caso, decisiva è stata la tempestività dell’intervento dei militari, che, grazie all’escussione dei testimoni e alla disamina delle immagini del circuito di videosorveglianza interna del nosocomio, sono riusciti a risalire al
colpevole, un 50enne pregiudicato senza fissa dimora, che aveva cercato di approfittare dell’affollamento della struttura sanitaria per poter delinquere passando inosservato. Invece, l’uomo è stato compiutamente identificato e deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per furto aggravato.
L’indumento è stato rivenuto e restituito al legittimo proprietario, mentre nulla per il telefono cellulare del valore di alcune centinaia di euro.