Terranuova Bracciolini, rissa tra gruppi. I Carabinieri identificano e denunciano tre giovani pakistani residenti a Prato

 

Rissa in Piazza San Francesco a Terranuova Bracciolini tra un gruppo di pakistani ed uno di indiani, verificatosi l’altra sera all’esterno di un locale tipico. I Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà 3 cittadini di origini pakistane, residenti a Prato, di età ricompresa tra i 22 e i 25 anni.
Per far luce su quanto accaduto l’altra sera, i Carabinieri hanno raccolto varie testimonianze e stanno analizzando le telecamere a circuito chiuso ed alcuni filmati fatti dai passanti. Da una prima ricostruzione, sembrerebbe che il gruppo di Prato sia stato raggiunto da alcuni epiteti da quello di origine indiana e da ciò sarebbe nata una discussione che poi sfociava in una violenta lite con calci e pugni. A questo punto il gruppo degli indiani si arma di alcune mazze di legno colpendo ripetutamente la fazione opposta. Nella Piazza si sono vissuti alcuni momenti di panico con un fuggi fuggi generale fino all’arrivo, in breve tempo, dei soccorsi e dei Carabinieri che hanno attivato immediate indagini.
Giunti sul posto, però, la Gazzella dell’Arma aveva potuto solo constatare che i soggetti asseritamente coinvolti nella lite, di origini indiana, si erano già allontanati, lasciando sul posto con evidenti ferite tre cittadini pakistani di Prato, che venivano trasportati presso l’ospedale di Montevarchi e dimessi dopo poco con prognosi varie, anche superiori a venti giorni.

A quel punto, i Carabinieri della Stazione di Terranuova Bracciolini hanno optato per una sequenza di accertamenti investigativi che hanno consentito di ricostruire quanto realmente accaduto. Sono stati escussi a sommarie informazioni vari testimoni ed acquisite le immagini di svariati circuiti di videosorveglianza comunali e privati,
tutt’ora al vaglio degli inquirenti. Le risultanze investigative stanno permettendo di chiudere il cerchio anche nei confronti di altri soggetti in corso di identificazione ed a breve si attendono sviluppi sulla vicenda. Per ora sono tre i deferiti in stato di libertà
alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo.