Parla con i giovani, non ai giovani. Cortona accoglie Monsiglior Migliavacca

Parla con i giovani. Non ai giovani. Chiede loro come si chiamano, cosa fanno, quali sono le loro idee: persino quali sono i loro consigli. Vescovo Andrea comunica. Nel vero senso della parola: mettere in comune. Sì, perché non fa paternali, nessun moralismo nelle sue parole, tanta umiltà, voglia di conoscere, anche di imparare. “I giovani sono il presente: dobbiamo camminare con loro”. Dice. Così si approccia alla comunità cortonese, in un abbraccio sincero con i cristiani e non, perché sono tutti curiosi di conoscere Monsignor Migliavacca.
Parla di temi cari alle nuove generazioni. L’ambiente, prima di tutto. “Non tutelare il nostro pianeta è come avere una casa bellissima ma tenerla sporca: voi giovani ci potete insegnare”. E poi continua. “Avete presente quando in mezzo alle rocce vedete un fiore bellissimo che esce dal nulla? Sembrerebbe che non possa nascere niente e invece ecco la bellezza”. Poi cita San Francesco, il Cantico delle Creature, con parole semplici, dirette. In piena empatia con chi lo ascolta: all’unisono con i cittadini di domani. “Innamorarsi significa imparare a ringraziare la natura, quindi Dio: così nasce il desiderio di prendersi cura di ciò che ci circonda: l’uomo è custode dell’ambiente”.
Poi continua a rispondere alle domande dei ragazzi. Si parla di pace adesso. “Dobbiamo far sentire la pace, anche da qui: anche da Cortona, anche sui social!”. E insiste. “Non chiediamo la pace solo lontano da noi, anche vicino: tra famiglie e amici, non scordiamoci mai di fare il primo passo, facciamo dialogo”. Dialogo, parliamo, sì. “Litighiamo certo, ma poi quanto è bello fare la pace? Anche io, come Vescovo me lo ricordo sempre: fai qualcosa di bello che poi il tuo cuore starà meglio”.
Benvenuto, Vescovo Andrea.