Dopo lo stop all’attività del Mercato delle Logge del Grano, Confagricoltura Arezzo esprime preoccupazione. Il 2023 si apre purtroppo con un punto di riferimento in meno per i consumatori, per le imprese e anche per la città di Arezzo. In assenza di soluzioni alternative, nel centro storico viene a mancare un luogo dove hanno trovato spazio le produzioni di circa 60 imprese agricole locali, una rete che ha saputo offrire ai consumatori più attenti un’alternativa per gli acquisti di generi alimentari. Dalla sua apertura il Mercato delle Logge del Grano ha proprio coniugato queste due realtà, da una parte l’agricoltura di qualità delle aziende aretine e dall’altra il favore di una fascia di consumatori che scelgono prodotti a chilometro zero di cui si fidano.
«Spiace apprendere della chiusura del Mercato delle Logge del Grano – dichiara il presidente di Confagricoltura Arezzo, Carlo Bartolini Baldelli – Se ciò si traducesse in una scelta definitiva, si tratterebbe di una sconfitta per le imprese che hanno creduto in questo progetto e per i cittadini a cui mancherebbe un riferimento importante per acquistare prodotti locali di alta qualità. Un Mercato, peraltro, senza bandiera sindacale, una casa per tutti i produttori. L’auspicio è che riparta un dialogo costruttivo tra i rappresentanti del Mercato ed il Comune, perché si possano trovare le soluzioni adeguate affinché le aziende agricole possano ripartire e non dover abbandonare definitivamente il progetto, anche a prescindere dall’attuale location. Tutto ciò, come detto, nell’interesse esclusivo dei cittadini e delle imprese del nostro territorio. Anche Confagricoltura Arezzo è a disposizione delle parti, qualora lo ritengano utile, per collaborare alla ricerca di una soluzione».
L’auspicio è quello che il Comune di Arezzo e la Rete di imprese possano trovare un accordo e una soluzione per il futuro che possa garantire nel cuore della città un luogo dove è possibile valorizzare le produzioni agricole locali.