Venerdì 3 marzo alle ore 18 all’Auditorium Le Santucce torna il ciclo di conferenze “Ripartire di fondamentali” curato da Massimiliano Griner
“Energie che si rinnovano”: è questo il titolo del terzo incontro ciclo “Ripartire dai fondamentali”, in calendario venerdì 3 marzo alle ore 18 all’Auditorium Le Santucce di Castiglion Fiorentino. Organizzata dal Comune di Castiglion Fiorentino in collaborazione con la Regione Toscana e con la direzione artistica di Massimiliano Griner, la rassegna “Inoltre” ospiterà Roberto Mezzalama, ingegnere esperto in questioni ambientali, aprendo un focus su tematiche di grande attualità come le energie rinnovabili e il cambiamento climatico.
“Gli effetti del riscaldamento climatico sono già arrivati in Italia, non sono più soltanto l’eco di qualcosa che ancora non ci tocca – illustra il curatore della rassegna, Massimiliano Griner – Con Roberto Mezzalama ci muoveremo tra le testimonianze di chi già oggi è toccato nella sua attività quotidiana dalle trasformazioni in atto nel nostro Paese: agricoltori, pescatori, guide alpine, maestri di sci, albergatori, guardie forestali, e quanti vedono una preoccupante accelerazione dei fenomeni che stanno cambiando i luoghi di cui si prendono cura” .
Collaboratore dell’Università di Harvard e membro del Consiglio di amministrazione del Politecnico di Torino, Roberto Mezzalama è uno dei maggiori esperti italiani in valutazione d’impatto ambientale e, da oltre vent’anni, ricopre un ruolo apicale in una multinazionale di ingegneria ambientale. La sua esperienza nel settore delle energie rinnovabili e della difesa del pianeta sarà, inoltre, al centro di un incontro con gli studenti e le studentesse del Liceo “Giovanni da Castiglione” di Castiglion Fiorentino, in programma nella mattinata di sabato 4 marzo.
“Il terzo appuntamento di ‘Inoltre’ ci porta a riflettere su un altro tema centrale dei nostri giorni – dichiara l’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi – Grazie a Mezzalama, partiremo per una sorta di moderno Grand Tour lungo la bellezza del nostro Paese, chiedendoci che cosa dobbiamo fare con urgenza, ma senza angoscia, per non perdere la straordinaria peculiarità che lo caratterizza, immaginando l’Italia di domani”.
