di Pd Cortona
Vogliamo rassicurare le cittadine e i cittadini che hanno seguito il Consiglio comunale di Cortona del 30 ottobre: quello seduto sullo scanno centrale della Sala del Consiglio è Luciano Meoni, non una statua di cera. È vero che resta zitto e non risponde alla consigliera Stanganini, contrariamente a come ci ha abituato, ma forse aveva altro per la testa al momento, magari gli articoli di stampa sul fallimento della sua stessa maggioranza, con Fratelli d’Italia che ha già dichiarato esplicitamente che non lo vuole candidare. Fatto sta che alla consigliera PD che lo interrogava sulla mancata riapertura dello Spazio compiti e socializzazione di Camucia, un servizio che riguardava oltre 50 bambini e ragazzi, Meoni non aveva nulla da replicare. E così, mentre siamo arrivati a novembre, studenti e studentesse che hanno bisogno di aiuto non trovano sostegno.
Andiamo per gradi. Il 2 settembre, con due settimane di anticipo dall’inizio della scuola, Marica Stanganini ha depositato un’interrogazione sul destino del servizio “Nonsolocompiti” di Via Zampagni, visto che i locali in cui si svolgeva presto non saranno più nella disponibilità del Comune. L’auspicio era che l’assessorato al sociale avesse individuato nel frattempo una collocazione alternativa, in modo da consentire la riapertura del servizio con l’avvio dell’anno scolastico 2023-2024. Sfortunatamente, l’attività non è ripresa nel mese di settembre, e neppure in quello di ottobre.
Il 17 ottobre l’assessora Di Berardini ha inviato la sua risposta: alle altre attività in precedenza svolte in via Zampagni (la Scuola comunale di musica e il laboratorio “Giocainsieme”) è stata riservata una parte dell’ala est della nuova scuola primaria di piazza Château-Chinon; quanto allo Spazio compiti, si è deciso di riprogettarlo da capo alla luce della necessità di «ridefinire i moduli di intervento […] in spazi adeguati ed autonomi». In altre parole, nella nuova scuola non c’è posto per il servizio, per cui «le attività del “Nonsolocompiti” sono state momentaneamente sospese in attesa di poterne ridefinire gli ambiti di intervento», mentre «l’Amministrazione resta ovviamente impegnata nella individuazione degli spazi idonei ed adeguati anche per il servizio temporaneamente sospeso». In Consiglio il Sindaco o l’assessora Di Berardino avrebbe potuto dire di più, ma nessuno dei due ha voluto commentare.