Dentro un trasportino con giochi e cibo, ma nessun padrone. È la storia di una gattina di 4 mesi ritrovata presso la stazione di servizio Ip Valentini a Monte San Savino, vicino all’ingresso dell’autostrada. Una donna, attirata dai pianti e lamenti della gattina, l’ha subito portata dal veterinario più vicino.
L’associazione Casa Mau, che da anni si occupa di aiutare gatti e randagi della Valdichiana, è stata immediatamente allertata. In un post su Facebook, l’associazione ha reso noto l’accaduto, pubblicato una foto della gattina e chiesto esplicitamente che qualcuno la riconoscesse e la recuperasse. Tuttavia, nessuno si è fatto vivo. “Sembra strano che qualcuno abbia dimenticato la gattina nel trasportino con cibo e giochi – si legge nella nota Facebook – Se qualcuno la riconosce, ci contatti. Se invece è stata abbandonata, cercheremo una nuova famiglia”.
Nonostante tutto, la storia sembra già avere un lieto fine. Infatti, sono già state avanzate numerose richieste di adozione: “Se nessuno si farà vivo a breve la affideremo ad un’altra famiglia”, spiega la coordinatrice di Casa Mau Elisabetta Picotti che ci tiene a sottolineare la vastità del fenomeno: “Succede troppo spesso che ci siano casi di abbandono e le procedure di adozione non sono semplici e immediate. Il problema è alla radice: bisogna fare qualcosa e sensibilizzare le persone al tema della sterilizzazione”.
Ma, ciò che più di ogni altra cosa tiene a sottolineare, è il ruolo delle associazioni che si occupano di felini e animali, le quali hanno un ruolo anche di supporto e di consiglio. Si tratta infatti di esperti del settore, che possono dare una mano a trovare la collocazione migliore dell’animale se ci si rende conto di non poterlo accudire a dovere, senza dover arrivare alla soluzione definitiva: l’abbandono. “Le persone si devono scandalizzare di fronte a questi avvenimenti: il padrone non è stato migliore solo perché l’ha lasciata dentro ad un trasportino con del cibo e alcuni giochi. La gatta si trovava comunque in un parcheggio, esposta ad alte temperature. Se non fosse stata notata e messa in sicurezza avrebbe potuto fare una brutta fine, dato che era molto assetata”, racconta Picotti.
“Una soluzione si trova sempre. Quando noi diamo in adozione un gatto facciamo sempre firmare un modulo in cui è scritto che, in caso di problemi nella gestione del micio, è necessario che ci contattino”. Lancia dunque un appello: “Rivolgetevi alle associazioni, sono tante e sparse per tutto il territorio e possono dare una mano nella gestione di qualsiasi problema”, spiega. Dall’Enpa di Arezzo, a Lo Scudo di Pan, fino a Casa Mau e altre nella zona della provincia. Per le sterilizzazioni ci si può invece rivolgere allo sportello dell’ufficio ambiente del proprio Comune, che può consigliare la miglior soluzione nel caso di presenza di colonia felina.
Elisabetta evidenzia il ruolo fondamentale delle associazioni che si occupano di felini e animali, le quali offrono supporto e consiglio. Questi esperti possono aiutare a trovare la collocazione migliore per l’animale, evitando di arrivare alla soluzione definitiva dell’abbandono. Intanto, è stata sporta denuncia ai Vigili e sono al vaglio le telecamere di videosorveglianza che determineranno se si è trattato di un caso di abbandono oppure di una dimenticanza.
Questa, purtroppo, può sembrare una storia come tante: una gattina abbandonata in una torrida giornata d’estate. Fatti del genere sono ormai all’ordine del giorno, anche nella Valdichiana. Veterinari ed esperti del settore lamentano da tempo questa situazione e chiedono un intervento mirato da parte delle istituzioni. Ciò che emerge sempre più spesso è la mancanza di una cultura della sterilizzazione, che impedirebbe alle gatte di partorire cuccioli che non possono essere mantenuti e che, inevitabilmente, vengono abbandonati. È una concezione ancora molto diffusa che necessita di un cambio di passo.