Due mesi, questo pensano gli inquirenti valutando lo stato di decomposizione in cui versava il corpo della donna al momento del ritrovamento in casa.
L’affitto non pagato, l’incredibile silenzio dall’appartamento, e quell’odore forte, sgradevole, che si avvertiva passando davanti la porta dell’abitazione, sono stati i motivi che hanno indotto l’affittuario e i condomini a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine lo scorso sabato 31 agosto, alla vigilia della giostra, per capire cosa stesse succedendo alla 92enne residente al primo piano.
Quando sono entrati al civico 9 di via Montanara, zona Saione, hanno trovato la casa in ordine, tranquilla, niente che potesse far pensare a un’effrazione, poi la scoperta nella camera da letto.
La donna giaceva sul letto priva di vita, il telecomando ancora stretto nella mano. A giudicare dallo stato di decomposizione, dovuto anche al forte caldo degli ultimi mesi, è stato chiaro fin da subito che la morte risalisse a settimane prima. Con lei il gatto morto presumibilmente di stenti.
Si indaga dunque per capire cosa possa essere successo, e perché nessuno abbia dato l’allarme.
La donna non viveva da sola, ma con la figlia sessantenne, ora ricercata in tutta Italia. Era stata vista a metà luglio nei pressi del palazzo con una valigia, da quel momento di lei non si hanno notizie, se non quelle poche informazioni raccolte dalle celle a cui il cellulare si sarebbe agganciato, che la vedrebbero nella costa Adriatica.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire gli spostamenti della donna, la cui presenza sarebbe stata rivelata a Perugia e Livorno nei mesi scorsi. Non aiuta il cellulare sempre irraggiungibile che fa scattare una nota di ricerca in tutto il territorio nazionale.
Sarà lei a dover spiegare perché per la 92enne, a cui era stato riconosciuto accompagnamento e 104, non sia stato dato l’allarme dopo giorni di silenzio, mentre si attende l’autopsia per capire se la morte risale a prima dell’ultimo avvistamento della figlia nel palazzo, oltre alle cause.