Le piogge di questo ultimo periodo hanno salvato la vendemmia, ma il comparto soffre la mancanza di manodopera e il problema degli ungulati. Il racconto, infatti, è in linea con gli ultimi anni e la qualità è ottima. Il caldo registrato nella tarda primavera e inizio estate e le provvidenziali piogge di metà agosto hanno salvato la produzione ed ora le aspettative sono di una qualità alta. Le cantine sono ancora impegnate nel portare a termine le ultime fasi per “mettere a dimora” il vino novello in attesa di poterlo portare in tavola.
“Si, l’annata nel complesso sta andando bene, le uve precoci raccolte ad inizio settembre erano praticamente perfette, le varietà un po’ più lunghe, a causa delle basse temperature registrate soprattutto di notte, hanno portato ad una qualità leggermente minore data dal fatto che sono maturate un pochino peggio. Per quanto riguarda la quantità quest’anno è stata molto importante, questo causa un rilevante abbassamento del prezzo rispetto all’anno scorso, quando i vigneti erano stati martoriati dalla peronospora e il raccolto decimato, la vendemmia continua tutt’ora un po’ frazionata a causa delle ultime piogge che non danno spazio alla raccolta” dichiara Mario Paglicci Reattelli, consigliere comunale che si occupa di Agricoltura.
Ma come sempre non sono tutte rose e fiori visto la presenza, sempre massiccia, degli ungulati che in alcune zone della nostra provincia a causa della loro presenza di registrano sono presenti e e e comporta cali di produzione che si aggirano anche al 20%.
Intanto “c’è curiosità per come potrà reagire il mercato del vino dato che tutti da un pò di settimane stanno segnalando uno stallo delle vendite a tutti i livelli abbastanza preoccupante” conclude Mario Paglicci Reattelli, consigliere comunale che si occupa di Agricoltura.