Anello di Vannacci con X Mas, la risposta di Anpi: “Evidente esaltazione dell’ideologia fascista”

“Ci chiediamo se il comportamento di questi personaggi, e in particolare di questo esponente politico, non si configuri come un reato, poiché appare come una evidente esaltazione dell’ideologia fascista”. Come era prevedibile, la notizia dell’anello con la X Mas e il fascio littorio di fabbricazione aretina destinato ai fedelissimi del Generale Roberto Vannacci, ha innescato varie reazioni. Non si è fatta attendere quella dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia di Arezzo (Anpi) che ha condannato fortemente la vicenda.

“A giudicare dalle foto che lo ritraggono con i suoi sodali, in occasione dei festeggiamenti, il politico in questione appare notevolmente soddisfatto del regalo ricevuto e lo palesa ostentando, ancora una volta, come in campagna elettorale, il simbolo della X Mas. La stampa mette in evidenza come l’anello sia stato, non a caso, forgiato ad Arezzo. La nostra città, infatti, risulta essere una sede di riferimento per il neo-movimento politico di Vannacci, che vanta in loco l’appoggio dell’associazione “Cultura Nazionale” e del suo principale esponente, Cristiano Romani”, si legge.

“Da aretini ci sembra doveroso esprimere riprovazione e sdegno per questo disgustoso episodio che evidenzia come l’estrema destra non abbia, ormai, più alcuna remora a mostrare il suo vero volto, la sua contiguità con le ideologie fasciste. Inoltre, appare patetico il tentativo di Cristiano Romani (coordinatore dell’Italia Centrale del Mondo al Contrario) di sminuire l’episodio facendo riferimento alle origini romane dei simboli utilizzati e alla storia militare della X Mas. A dire il vero, più che patetiche, le affermazioni di Romani appaiono offensive del buon senso e dell’intelligenza degli aretini”, continua il comunicato.

“Riteniamo che debbano essere in primo luogo proprio gli aretini antifascisti a condannare questi rigurgiti nostalgici ribadendo il loro attaccamento ai valori fondanti della nostra democrazia e della nostra  Costituzione e respingendo in modo netto e deciso il delirio nostalgico di queste inquietanti organizzazioni”, conclude.