Mezzo milione di euro per accessibilità e messa in sicurezza. Prosegue il progetto in vista delle celebrazioni del 2026
L’Amministrazione comunale prosegue con il progetto «Cortona città francescana», il piano di iniziative che coinvolgono il territorio in vista delle celebrazioni dedicate al Santo Patrono d’Italia del 2026. Il sindaco Luciano Meoni annuncia lo stanziamento di risorse pari a mezzo milione di euro per la riqualificazione delle infrastrutture abitualmente sfruttate da cittadini, turisti e pellegrini per raggiungere le principali mete religiose e i luoghi del Santo.
Il piano di investimenti riguarda il rifacimento del manto della strada comunale dei Cappuccini, quella che conduce all’Eremo francescano de Le Celle, ove pochi mesi fa è stato inaugurato il nuovo ponte sul fosso Le Balze. L’intervento del Comune si aggira sui 250mila euro per la nuova pavimentazione stradale.
Un altro spazio che verrà riqualificato è il piazzale di Santa Margherita, un’operazione alla quale si giunge dopo un processo di acquisizione e presa in carico da parte dell’Amministrazione comunale delle particelle di proprietà di enti privati che finora non consentivano un intervento strutturale. Il progetto riguarda il rifacimento della pavimentazione del piazzale e la messa in sicurezza della balaustra, per un ammontare rispettivamente di 150mila euro per il primo lavoro e di circa 120mila per il secondo. Le opere saranno eseguite nei primi mesi del 2025.
«Guardiamo al 2026 quando culmineranno le celebrazioni dedicate a San Francesco – dichiara il sindaco Luciano Meoni – vogliamo far trovare i nostri luoghi sacri in ordine e ne vogliamo migliorare l’accessibilità. Senza dubbio Cortona vanta un patrimonio culturale molto importante e in questo contesto, oltre alle Celle, la chiesa di San Francesco, Santa Margherita e i vari monasteri saranno luoghi che valorizzeremo attraverso il progetto Cortona città francescana. Mentre prosegue l’aspetto più strettamente culturale, annunciamo anche un impegno del Comune per la riqualificazione delle vie d’accesso a questi ambienti dal profondo significato religioso».