Nuove Acque porta a Ecomondo il primo partenariato pubblico-privato nel settore idrico italiano
Nuove Acque, primo esempio in Italia di partenariato pubblico-privato nel settore idrico, ha condiviso la sua esperienza a Ecomondo, il più importante evento italiano sulla green economy. L’iniziativa, realizzata in applicazione della Legge Galli, ha coinvolto un partner industriale selezionato attraverso gara pubblica, configurandosi come modello innovativo nella gestione sostenibile delle risorse idriche.
L’azienda è stata invitata dalla Fondazione Utilitatis, insieme a due altre realtà d’eccellenza, per illustrare a un pubblico di tecnici, amministratori e stakeholder i traguardi raggiunti e gli elementi chiave di questo progetto pilota, che rappresenta un unicum nel panorama nazionale.
Francesca Menabuoni, amministratore delegato di Nuove Acque, ha delineato i risultati significativi raggiunti in 25 anni di attività. L’azienda ha investito complessivamente 300 milioni di euro, pari a una media di 100 euro per abitante all’anno, consolidando la sicurezza dell’approvvigionamento idrico per oltre 200.000 cittadini e riducendo le perdite al 21,3%. Tra le tappe rilevanti della sua storia, Nuove Acque ha conseguito nel 2004 il primo finanziamento strutturato di tipo project financing nel settore idrico in Italia.
I numeri evidenziati da Menabuoni parlano di un costante impegno verso sostenibilità e innovazione, tra cui: consumi energetici ridotti del 30% e un calo del 40% nei fanghi prodotti dalla depurazione; recupero fanghi al 99%; classificazione ARERA in classe A per gli standard commerciali; 227 dipendenti con oltre 4.600 ore di formazione annuali.
Nuove Acque, operativa su un territorio che comprende 35 comuni e una rete di oltre 3.700 km per l’acqua potabile e 1.800 km per il sistema fognario, ha anche consolidato un patrimonio netto di 88 milioni di euro e un valore di produzione di oltre 66 milioni di euro.
Con questa partecipazione, Nuove Acque si conferma un punto di riferimento per una gestione efficiente e sostenibile delle risorse idriche, contribuendo a un dibattito strategico sulla green economy in Italia e promuovendo un modello di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato.