Con il titolo “Mutanti”, è stato presentato oggi presso il Palazzo Vescovile di Arezzo il Rapporto 2024 sulle povertà, curato dalla Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Il documento traccia un quadro dettagliato delle necessità crescenti nel territorio, evidenziando non solo i numeri, ma anche le storie e le difficoltà di chi vive condizioni di vulnerabilità e disagio. Nel corso dell’ultimo anno, la Caritas ha accolto 2.105 persone presso i centri diocesani e parrocchiali, registrando in totale 9.203 contatti tra interazioni visive e telefoniche.
Una crisi trasversale
Dal rapporto emerge come la povertà colpisca indistintamente cittadini italiani e stranieri: gli italiani rappresentano il 33% degli utenti, seguiti da cittadini marocchini (13,2%), rumeni (9,8%), albanesi (6,9%), bengalesi e nigeriani (5,5%). Le difficoltà economiche, le problematiche abitative e la disoccupazione spingono le persone a chiedere aiuto, con una media di 1,5 problematiche segnalate per ogni utente. Il vescovo Mons. Andrea Migliavacca ha sottolineato come questo rapporto rappresenti “un servizio che la Chiesa offre anche alla comunità civile, affinché tutti possano prestare attenzione ai segnali di bisogno e disagio che ci attraversano.” Migliavacca, che presiede la Caritas diocesana, ha ribadito l’importanza di una comunità attenta e capace di accogliere i più fragili.
Famiglie in difficoltà: supporto per oltre 1.900 figli
Il rapporto evidenzia una prevalenza di donne (55,4%) e famiglie con figli a carico: il 35,7% dei richiedenti ha minori a carico, per un totale di 1.341 bambini sostenuti indirettamente dalla Caritas. Inoltre, sono 606 i figli maggiorenni che continuano a dipendere economicamente dai genitori. Attraverso il progetto Sif (Sistema Inclusione Famiglie), la Caritas ha distribuito 1.273 confezioni di pannolini e 119 confezioni di latte in polvere a 125 famiglie. Sono stati inoltre effettuati 138 interventi per un valore complessivo di 16.752,50 euro e garantito il sostegno alimentare per 98 famiglie. La condizione lavorativa rappresenta un fattore critico: oltre il 61% delle persone assistite è disoccupato, mentre il 19,7% degli utenti, pur avendo un lavoro, necessita di un supporto economico per affrontare le spese quotidiane. Inoltre, il 7,6% dei beneficiari è rappresentato da pensionati in difficoltà.
Servizi essenziali: dalle mense all’accoglienza
Sul fronte dei servizi, la Caritas ha garantito nel 2023 un totale di 23.328 pasti a 140 persone registrate, attraverso mense e distribuzione alimentare. Grazie alla collaborazione con la grande distribuzione, sono stati recuperati oltre 18.474 kg di prodotti freschi e caldi, altrimenti destinati allo spreco, e oltre 10.000 kg di alimenti a lunga conservazione provenienti da collette alimentari.
Per quanto riguarda l’accoglienza, la Casa San Vincenzo ha offerto un rifugio a 68 persone, di cui 38 migranti, mentre la Casa Santa Luisa ha ospitato 23 adulti e 11 minori. Nel periodo invernale, il servizio di accoglienza stagionale ha accolto 29 persone, garantendo non solo un riparo, ma un luogo di conforto e sostegno.
Problematiche complesse, soluzioni integrate
Le problematiche riscontrate sono molteplici e richiedono una collaborazione continua con le istituzioni. Il 64% delle richieste riguarda difficoltà economiche, seguite da problemi di lavoro (10,7%) e abitative (6,0%). La complessità degli interventi richiede operatori qualificati e una rete integrata di servizi, ma il rapporto evidenzia anche le difficoltà di coordinamento tra enti e istituzioni.
Infine, il rapporto lancia un appello alla comunità civile affinché si unisca agli sforzi della Chiesa nel rispondere ai bisogni della società. Il vescovo Migliavacca ha ricordato che “ogni persona ha diritto a vivere con dignità” e ha esortato tutti a osservare con attenzione i segnali di povertà e marginalità che attraversano il territorio.