Personale della Polizia di Stato di Arezzo ha portato a termine una complessa, minuziosa ed articolata attività di indagine finalizzata alla repressione dei reati legati allo sfruttamento ed al favoreggiamento della prostituzione di cittadine di nazionalità cinese, per il tramite di una apertura, nel territorio comunale, di un ‘centro massaggi’, ben curato, organizzato e strutturato, in apparenza, come un qualsiasi centro benessere, ma che in realtà offriva alla clientela varie prestazioni e servizi di natura sessuale.
La meticolosa e continuativa attività info-investigativa degli operatori di Polizia, è sostanzialmente consistita in:
• capillari controlli delle utenze utilizzate per pubblicizzare, tramite internet, le attività sessuali esplicite;
• frequenti verifiche volte all’identificazione dei soggetti titolari della ditta dedita all’associazione, coinvolti nei traffici illeciti legati al beauty center;
• ripetuti appostamenti nelle zone adiacenti al locale commerciale, per identificare la cerchia di clientela assidua frequentatrice del locus.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, la quale ha disposto l’esecuzione della perquisizione locale e personale, portando quindi al deferimento alla A.G. di tre cittadini cinesi ai sensi dell’art. 3 comma 8 L. 20 febbraio 1958 nr. 75 (Legge Merlin).
Inoltre, a chiusura della intensa attività di Polizia Giudiziaria, nella mattinata di giorno 27 novembre u.s., gli operatori hanno proceduto all’esecuzione di un decreto di Sequestro Preventivo, disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Arezzo, relativo all’immobile utilizzato e adibito a ‘centro massaggi’, apponendo, al termine dell’attività, i relativi sigilli.
Attesa la fase delle indagini preliminari in cui trovasi il procedimento, resta ferma la presunzione di innocenza delle persone coinvolte.