Un Lorenzo Cherubini senza filtri quello che è andato in onda ieri sera, nella quinta e ultima puntata di Belve, il programma cult condotto da Francesca Fagnani su Rai2. L’artista cortonese, che ha 58 anni, ha offerto uno spaccato intimo della sua vita, alternando momenti di profonda commozione a episodi più leggeri e ironici, conditi, a volte, anche da una punta di imbarazzo. Infatti, l’obiettivo del programma è proprio questo: scomodare l’intervistato. Ma Jovanotti non ha di certo deluso le aspettative, offrendo un ritratto più che autentico di sé. “La cosa più bella di essere una rockstar è che sembra che tutti mi vogliano bene!”.
Dalla depressione della madre alla morte del fratello, i momenti difficili
L’intervista è iniziata affrontando un tema delicato: la strenua battaglia della madre contro la depressione. “Sono riuscito a farla contenta, anche a farla ridere”, ha confessato Lorenzo, ricordando come la sua carriera artistica fosse motivo di orgoglio per lei: “La vedevo anche quando credeva di non essere vista e notavo in lei delle tristezze che mi hanno formato molto”, ha dichiarato. Poi, il primo momento toccante, quando il cantautore ha affrontato un doloroso ricordo: “Quando è morto mio fratello a mia madre si sono seccate le sacche lacrimali, quindi lei non è riuscita a piangere e per il resto della vita lei ha dovuto usare un collirio perché non riusciva più a produrre lacrime, perché probabilmente sarebbero state troppe – spiega visibilmente emozionato – è stato come se fosse stato un sipario tragico nella sua vita”, ha concluso.
La morte del fratello in un incidente aereo è un’altra ferita aperta nella vita di Jovanotti. Parlando di lui, Lorenzo ha raccontato di conservare la sua Bibbia, piena di sottolineature. “La prima volta che l’ho aperta ho trovato una frase del libro di Giosuè: ‘Sii forte e risoluto’. E io quella cosa lì me la dico tutti i giorni”, ha spiegato con gli occhi pieni di lacrime.
L’ottimismo dirompente: l’uomo che “pensa positivo”
Nel mezzo, battute e botta e risposta divertenti. Alla domanda di rito: “Che belva si sente?” ha risposto: “Non mi sento tanto una belva quanto più un cavallo, che è anche il mio segno nell’oroscopo cinese”. Cortona è affiorata sulle sue labbra quando ha parlato del padre: “Un omone grosso”, che quando andò in pensione aprì un negozietto di antiquariato proprio nel centro della città. Lo ha ricordato con il sorriso e di lui ha raccontato che “non ha mai capito perché fossi diventato famoso. Un giorno però, lo trovai nella bottega intento ad ascoltare la canzone “Quando Sarò Vecchio” e lì, per la prima volta, disse: “Questa mi piace”.
La giornalista ha voluto affrontare anche il suo percorso artistico, a partire dall’esordio, quando era un giovane ragazzo che faceva musica rap. “All’inizio il successo è stato travolgente, enorme, poi sono arrivate anche le critiche, ma ci sono sempre passato sopra”, ha raccontato Jovanotti. Alla domanda sulle ragioni del suo successo la risposta è stata ponderata: “Penso perché ho fatto belle canzoni che emozionano e perché ho portato nella musica pop italiana una cosa che prima di allora non c’era, una novità. In particolare, ho portato prepotentemente sulla scena il corpo come strumento indisciplinato. E ancora lo considero tale”.
Tra le scaramanzie prima di un concerto le tasche vuote e nessun indumento viola sul palco, dietro le quinte e nei camerini. Parlando del suo matrimonio con Francesca Valiani, si rammarica di non aver invitato Pippo Baudo. Frasi che strappano una risata anche al pubblico in sala. Infine, un inno alla libertà di espressione: “La musica nociva non esiste, la musica può essere noiosa ma non nociva. Qualsiasi espressione è sempre un fatto positivo. Se ci pensa, Mozart e Tony Effe sono colleghi, in uno spettro molto ampio”, ha affermato.
La malattia della figlia e l’incidente in biciletta
Infine, ha affrontato anche il problema di salute che riguarda sua figlia, il linfoma di Hodgkin, malattia che lei stessa aveva condiviso pubblicamente. Il cantante ha raccontato di essere stato molto vicino alla figlia: “Ho tirato fuori tutta la forza che avevo per essere un punto solido accanto a lei e a sua madre”, ha detto.
Non poteva mancare poi un riferimento al grave incidente in bicicletta che l’ha costretto a letto per mesi: “Esco da un anno particolarmente difficile e ancora sto lavorando sul totale recupero fisico. Mi sono sentito disorientato, come se avessi perso per sempre il mio strumento fondamentale. Per me ancora oggi è tutto nuovo, devo capire come stare dentro questo corpo nuovo”, ha spiegato.
L’intervista ha anche regalato momenti di leggerezza, come il presunto flirt con Valeria Marini. Alla domanda incalzante della Fagnani, Jovanotti ha risposto: “Sono un uomo elegante. Non parlo di questo in pubblico, non dovrebbe farlo nemmeno lei”. Un episodio che ha strappato un sorriso al pubblico, così come il surreale aneddoto su Silvio Berlusconi. “Mi propose di condurre la Tv dei ragazzi al posto di Bonolis e poi andammo a vedere il Milan in elicottero. Mi disse: ‘Dobbiamo fare la pipì insieme sennò il Milan perde’. E così è stato – racconta – Poi mi disse anche leggi, leggi libri, leggi tutto. E io quel consiglio poi l’ho seguito”, ha concluso.
Tra sorrisi e lacrime, l’intervista a Belve ha messo a nudo l’artista, restituendo un’immagine autentica di un uomo che non si è mai nascosto dietro al successo. Ora, Lorenzo si prepara a tornare sui palchi con l’attesissimo tour “Pala Jova”, pronto a regalare ancora una volta emozioni indimenticabili al suo pubblico, composto da intere le generazioni. Alla domanda: “Cosa farebbe scrivere sulla sua tomba?”, ha risposto: “Sono un ragazzo fortunato”.