Foiano, ladri svuotano due casseforti: il colpo la notte di Capodanno

Colpo a Foiano, la vittima lancia l’appello sui social. Ritrovata l’auto rubata, ma le due casseforti…

A rendere nota la vicenda Giorgio Castiglionesi, presidente del comitato per i festeggiamenti alla Pace, con un post nel suo profilo Facebook.

“Buonasera e tanti auguri a tutti, ma per la mia famiglia non è stato un buon inizio…”

L’abitazione è quella della suocera e si trova in una strada secondaria, di campagna, non lontana dal centro del paese. Raramente la casa resta vuota, c’è sempre qualcuno a far compagnia e ad accudire la signora, ma quella sera erano usciti tutti intorno alle 19.30, per festeggiare a casa di una delle figlie.

Quando alle 22.30 circa sono rientrati per riportare a casa la signora, qualcosa è apparso subito strano. Il cancello automatico, che delimita tutta l’area esterna della casa e che resta sempre chiuso, non si apriva premendo il telecomando, ma era stato posizionato in modalità manuale. Nessuno però ricordava di aver cambiato le impostazioni.

È stato quando hanno notato la basculante del garage aperta e l’assenza della macchina che hanno realizzato.
Porte aperte, casa sottospra e tutto è stato chiaro.

Il bilancio della refurtiva è stato fin da subito lampante: l’auto della figlia della donna lasciata dentro al garage chiuso, e una cassaforte industriale collocata nel laboratorio dove anni addietro veniva lavorato l’oro.

Con il passare delle ore anche la dinamica diventa più chiara agli occhi delle forze dell’ordine e della famiglia, tanto da riuscire a tracciarne i contorni e a far pensare che il colpo fosse calcolato nei dettagli.

I ladri si sono appropriati di una scala in alluminio, di quelle che nella zona si usano per cogliere le olive, dal capanno del vicino di proprietà. Hanno attraversato l’oliveto che confina con l’abitazione e aggirandola si sono posizionati nel retro dove il tetto offre una sorta di piano dal quale raggiungere la finestra al piano superiore, che hanno forzato e dalla quale sono riusciti a entrare.

Da quel momento hanno potuto girare indisturbati all’interno dell’abitazione.

Hanno rovistato ovunque, tra gli elettrodomestici, negli angoli nascosti fino ad arrivare alla soffitta, dove hanno individuato la prima cassaforte, di quelle piccole che spesso vengono installate nel abitazioni e che hanno aperto con l’aiuto di un flessibile, ma che all’interno era completamente vuota.
Sono passati poi alla parte inferiore della casa, aiutati dall’aver trovato in casa le chiavi che conducono all’ex laboratorio. Lì, nella cassaforte industriale di oltre due quintali di peso, venivano conservati i preziosi dell’intera famiglia, che oltre al valore materiale avevano un enorme valore affettivo.
Le ipotesi sono che i malviventi abbiano preso le chiavi della macchina, l’abbiano tolta dal garage e posizionata davanti alla porta del laboratorio, nel piazzale del cortile. Si sono assicurati di staccare le luci a sensore di movimento per poter agire indisturbati e per poter caricare la cassaforte in macchina e darsela a gambe.

Oltre alla refurtiva numerosi sono stati anche i danni all’interno dell’abitazione: finestra forzata, mattonelle della pavimentazione e scalini rotti pur di raggiungere il loro scopo.

La macchina da subito denunciata è stata ritrovata dai Carabinieri di Umbertide in Umbria.