È fresca la notizia della messa in funzione dei nuovi tutor 3.0 lungo l’A1 Milano,
Napoli. Quattro quelli presenti nel tratto Chiusi-Monte San Savino in entrambe le
direzioni.
Ci siamo chiesti come funzionano queste apparecchiature che, oltre che rilevare la
velocità media in un determinato tratto, serviranno anche a monitorare il corretto
procedere dei veicoli nelle autostrade. Ma soprattutto abbiamo cercato di capire quali
leggi ne regolano l’utilizzo.
Per farlo abbiamo chiesto aiuto a Mario Gatto, presidente di Globo consumatori che da
anni si fa carico di tutelare i cittadini che percorrono le strade italiane ogni giorno.
Cosa misurano gli autovelox?
Gli autovelox altro non sono che strumenti per la misurazione spazio/tempo. Ovvero
apparecchi che misurano il tempo che un veicolo impiega per percorrere una certa
distanza, in poche parole: la velocità.
Questi strumenti devono essere omologati?
Nel corso della chiacchierata con l’esperto, ci è stato spiegato che attualmente in Italia non esiste una vera e propria omologazione per questi apparecchi, che tuttavia godono
della sola “approvazione” all’utilizzo da parte del Ministero dei Trasporti.
Per fare un esempio pratico ed efficace, in Italia gli strumenti di misurazione, come ad
esempio le bilance negli alimentari, per poter essere usati senza incorrere in sanzioni in
caso di controllo, devono essere omologate e tarate annualmente. Questo per garantire
al consumatore il corretto rilevamento del peso, e quindi evitare una truffa.
La stessa cosa non succede per gli autovelox.
In questo momento, a quanto riportato
dall’esperto, in Italia non esistono autovelox o tutor installati e omologati, come prevede una sentenza della Corte di Cassazione del 23 aprile 2024.
Secondo la
Cassazione infatti, questi apparecchi per poter validare la loro funzione hanno bisogno
di un’omologazione da doversi ritenere a carico del MIMIT (ex ministero per lo
sviluppo economico).
È possibile verificare la validità della misurazione effettuata?
La legge 113 del 2015 della Corte Costituzionale prevede che questi strumenti,
soprattutto quelli mobili, debbano essere annualmente tarati e dichiarati funzionali.
Cosa è stato deciso con il nuovo codice della strada?
La recente revisione del codice della strada non ha tenuto in considerazione questa
problematica e ha, in sostanza, lasciato il vuoto legislativo per la regolamentazione per
come procedere alla corretta omologazione degli strumenti.
Insomma ad oggi, ribadisce l’esperto, manca una legge che faccia chiarezza su chi e
come debba prendersi in carico l’omologazione di tutor e autovelox.
Da pochi giorni si
è conclusa una consultazione alla camera per provare a sopperire a questa mancanza.