Autovelox, arriva il decreto per l’ omologazione, ma viene bloccato subito dopo. Il dietrofront del Ministero

Continua il tira e molla sull’omologazione degli autovelox, prima il decreto poi il nuovo stop del Ministero.

Durante la nostra intervista con il presidente di Globoconsumatori, Mario Gatto, che aveva portato alla luce il serio problema della mancata omologazione degli autovelox in Italia, ecco che arriva un decreto ministeriale che ne parla.

Ma cosa dice?

In buona sostanza rispondeva a quel “vuoto” che era stato lasciato negli anni, sancendo che tutti i dispositivi approvati dopo il 13 agosto 2017 non avrebbero avuto bisogno di ulteriori passaggi per restare in funzione, riconoscendo come parametri per l’omologazione tutti i criteri di taratura già in essere che fornivano alle macchine l’autorizzazione ministeriale per la messa in funzione.

Cosa sarebbe dovuto cambiare?

Il decreto che era già stato presentato alla Commissione Europea, avrebbe dato il via libera all’omologazione di tutti i modelli in funzione dal 2017 in poi, senza il bisogno di presentare ulteriori moduli. Differente sarebbe stata la sorte di tutti gli apparecchi più datati, per i quali i costruttori, se in possesso dei requisiti richiesti, avrebbero dovuto presentare la documentazione entro 30 giorni dall’entrata in vigore.

Il provvedimento, fu subito “contestato” da Globoconsumatori l’indomani del decreto, ponendo enfasi sul fatto che arrivava però nel momento in cui la cassazione aveva per la prima volta deciso di trattare come reato l’utilizzo, il noleggio e la messa in funzione di apparecchi notoriamente non omologati.

Lo stop dal Ministero

Proprio grazie a questa segnalazione il Ministro Matteo Salvini durante un’interrogazione alla camera ha annunciato lo stop momentaneo. La decisione è stata presa, spiega il ministro,per il bisogno di monitorare prima tutti gli apparecchi in uso e per evitare problemi durante il periodo estivo.