Cortona, baby gang perseguita un coetaneo: denunciati. Blitz nelle loro case

Calci, pugni, inseguimenti e minacce pesantissime. Una serie di azioni vessatorie e ripetute che hanno portato un 16enne, residente nel comune di Cortona, a cambiare radicalmente le sue abitudini di vita. Azioni portate avanti da cinque coetanei, tutti residenti tra la Valdichiana e l’area del lago Trasimeno, ora indagati per stalking.

L’incubo è finito quando il giovane, dopo mesi di agonia, ha presentato denuncia ai carabinieri, mostrando le chat con le intimidazioni e il referto medico che attestava i sei giorni di prognosi resi necessari per curare le lesioni provocate proprio da un pestaggio da parte dei bulli.

Atti persecutori che andavano avanti da mesi e che avevano terrorizzato il giovane tanto da indurlo a cambiare stile di vita. Per questo motivo è scattata l’indagine per stalking, articolo 612 bis del codice penale.

Le intimidazioni

Il ragazzo, letteralmente, conviveva con le minacce. Non solo di calci e pugni. Il gruppo, pare abbia più volte ventilato l’ipotesi di ricoprire la sua casa con una sostanza corrosiva. Un’altra volta, uno di loro si è intrufolato nella sua stanza con una scusa e, dopo avergli sottratto una carta di credito, ha prelevato delle banconote.

Dopo la denuncia è scattato il blitz. All’alba del 23 marzo scorso i militari dell’Arma hanno eseguito perquisizioni domiciliari nei confronti dei sospettati, sequestrando i loro cellulari per analizzare chat e contenuti ritenuti rilevanti per le indagini.

L’inchiesta, coordinata dalla procura minorile di Firenze, procede con il massimo riserbo al fine di tutelare la riservatezza data dalla minore età dei coinvolti e la presunzione d’innocenza.