“Ha rubato la borsa a mia moglie. Se qualcuno conosce questo tizio mi scriva in privato”. Inizia così un post pubblicato in un noto gruppo Facebook di Arezzo.
Nell’immagine, un uomo sulla cinquantina con una giacca scura e una busta tra le mani. L’accusa? Aver rubato una borsa dall’interno di un’auto. Il marito della vittima, nel post, sembra non avere dubbi sull’identità del presunto ladro. Ma spetterà alle autorità fare chiarezza e verificare i fatti.
Sotto al post, il commento di un altro utente: “È successo anche a me”. E forse non è un caso isolato.
La foto, ben riconoscibile, si sta rapidamente diffondendo sui social.
Non è la prima volta che episodi simili vengono documentati e condivisi online, in un mix di denuncia pubblica e giustizia fai-da-te. Una modalità sempre più ricorrente che può tramutarsi in un rischio: l’autore dello scatto potrebbe essere chiamato a rispondere di diffamazione. Spetta altresì alla magistratura stabilirne la responsabilità “al di sopra di ogni ragionevole dubbio”.
Un confine sottile, che sta già sollevando polemiche.