Tutto, ma proprio tutto su Mario Tozzi. L’archivio del grande pittore italiano del Novecento si trova in pieno centro a Foiano. Un ricercatore che vuole documentarsi su questo artista attivo fra l’Italia e la Francia, ha l’opportunità di visitare questo luogo, grazie alla passione con cui Roberto Tiezzi ha catalogato tutte le informazioni.
Ma perché un pittore marchigiano, naturalizzato piemontese e sbocciato a Parigi ha un legame con la città del Carnevale? Merito di Mario Tiezzi, babbo di Roberto, compianto insegnante foianese con la passione dell’arte che divenne il principale mercante dei quadri di Tozzi. Fu lui a conoscere personalmente l’artista in Francia, dove era scappato per timore delle minacce ricevute in Italia, e a convincerlo ad assoldarlo come mercante. Ne nacque un rapporto di fiducia e di business, un lavoro talmente ben fatto che le opere vennero tutte vendute e l’archivio di via Cairoli a Foiano non ne espone alcuna, ma è ricchissimo di testimonianze e carteggi che Tozzi ebbe con «Les Italiens». Così erano soprannominati quegli artisti che «migrarono» oltralpe per trovare fortuna, De Chirico, Severini e De Pisis tanto per citarne alcuni.
Roberto Tiezzi, di professione musicista (è il bassista di Pupo), parla con orgoglio di questo archivio: «Anche la Soprintendenza ci ha cercati – racconta – in modo da offrire il riconoscimento ufficiale di questo luogo, si tratta di un modo per mettere a disposizione di studiosi e ricercatori le informazioni che abbiamo».
Orgogliosa è anche l’amministrazione comunale di Foiano che con l’assessore alla Cultura Jacopo Franci pensa ad una mostra in futuro: «Ci stiamo lavorando – spiega – servirà tempo perché puntiamo sulla qualità dell’evento, riteniamo importante coltivare questo legame, sarebbe un modo per rilanciare il nostro territorio».