Non c’è Carnevale al tempo del Covid 19, la pandemia impone attenzione e non è possibile festeggiare uno degli eventi più allegri dell’anno, non solo per i più piccini.
Il Carnevale è fatto di mascherine variopinte, coriandoli colorati, vento che gioca con i capelli, gote arrossate dalla corse sfrenate, tutte attività incompatibili con le mascherine, non quelle colorate, ma di protezione, con i distanziamenti e gli igienizzanti.
Il Carnevale del 2021 ha un sapore diverso dal solito, tra zone gialle, arancioni e rosse e nell’ attesa che la campagna vaccinale ci porti più vicini alla fine del tunnel.
Per Foiano e la sua gente il Carnevale è storia, cultura, tradizione e senza i maestosi carri e le sfilate, belle e coreografiche, anche il caro re Giocondo ha perso il suo sorriso.
Lo sanno bene i nostri bambini: questi sono i giorni in cui nelle scuole dell’Istituto solitamente fervono i preparativi per la tradizionale sfilata “A scuola da re Giocondo”: si preparano i costumi, si scrive il testamento, si costruisce il fantoccio del nostro Giocondino… Sì, perché a Foiano il carnevale si vive a scuola nello stesso modo in cui i Foianesi lo assaporano dentro ai cantieri: c’è attesa, entusiasmo, euforia, timore che piova o che qualcosa possa andare storto… Poi arriva il momento di scendere in piazza e ogni anno è una grande festa ed un successo assicurato.
La pandemia ci ha tolto tutto questo ed ha persino interrotto un nuovo grande progetto, “A scuola di cartapesta”, che stava prendendo corpo in collaborazione con l’Associazione carnevale e che prevede la realizzazione di spettacolari minicarri a tema, realizzati dai bambini della scuola primaria.
In questo particolare momento storico occorre non dimenticare cosa significhi essere bambino oggi e cosa voglia dire vivere in questo presente: un presente limitato da mille prescrizioni, che non consente di poter interagire con sorrisi, baci, abbracci, strette di mano, contatto fisico, gesti necessari nelle relazioni umane per trasmettere emozioni, sensazioni e sentimenti.
Ed è in questo particolare momento che proprio i bambini, attraverso l’ entusiasmo e il desiderio di vivere la scuola in ogni sua forma, ci danno un messaggio di fiducia e di speranza, contro una paura che non può e non deve bloccare, immobilizzare e terrorizzare.
Così, in occasione di questo carnevale “diverso”, trenta gruppi, tra classi della scuola primaria e sezioni di scuola dell’infanzia, hanno realizzato dei copricapo a tema “Animali”, hanno inventato dei gesti simbolici e realizzato il video “Anche in pandemia… Carnevale sia!”, sulle note della famosa canzone di Pharrel Williams, “Happy”.
Questo video vuole essere un gesto di continuità con il Carnevale degli anni passati, un inno alla vita, un grido di felicità e un messaggio di speranza, perché la pandemia può toglierci le nostre libertà, ma non la speranza nel futuro.
Torneremo ad abbracciarci, tornerà la normalità e anche il nostro re Giocondo potrà ridere ancora
Roberta Giovacchini
Dall’istituto scolastico un sentito ringraziamento alla maestra Benedetta Nofri per il montaggio del video.