Visto il nuovo DPCM, tra novità e conferme, si elencano le principali misure che saranno valide dal 6 Marzo, in attesa comunque di conoscere il “colore” della nostra Regione:
– ZONE BIANCHE, improbabile, per la settimana ventura, che la Toscana sia qualificata come tale. In caso, restebbero valide le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore; resterebbero inoltre sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).
– SCUOLA:
Nelle Zone rosse, sarà sospesa l’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, con possibilità di svolgerla in presenza per i soli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Nelle Zone arancioni e gialle, sarà di competenza del Presidente della Regione decidere se sospendere l’attività scolastica e ciò nelle aree e secondo i seguenti indici, più o meno discrezionali:
1) nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
2) nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
3) nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
– MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI:
Nelle Zone gialle, confermati i musei aperti nei giorni infrasettimanali e, dal 27 marzo, anche il sabato e nei giorni festivi. Sempre dal 27 marzo, riaperture di teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento e precisi limiti di capienza. Restano invece chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.
– SERVIZI ALLA PERSONA:
Nelle Zone rosse, saranno chiusi parrucchieri, barbieri e centri estetici.
– SCREENING DI MASSA, UNA PRECISAZIONE:
i tamponi gratuiti “di massa” previsti dal progetto Regionale “Territori sicuri”, già svoltisi in comuni limitrofi, sono disposti dall’Agenzia Regionale di Sanità nei confronti di quei territori comunali che si trovino in situazione di grave criticità per la diffusione del Virus. È l’anzidetta Autorità Regionale, infatti, che valuta l’indice di rischio di positività, combinando il tasso per 100.000 abitanti nei 7 giorni precedenti, ponderandolo con la velocità di incremento dei casi delle due settimane precedenti e che, eventualmente, ordina lo screening.
A livello comunale, dunque, non avendo peraltro alcun potere decisionale in merito, è evidentemente auspicabile non rientrare nel progetto, visto che vorrebbe dire aver mantenuto un tasso di positività inferiore a quello ritenuto “critico” a livello regionale.
“Non sono molte, ma alcune novità, come alcune conferme, vale la pena riassumerle. Mi preme mettere in evidenza, altresì, il divieto di consumazione di cibo e bevande in tutti i luoghi aperti al pubblico, anche all’aperto, dopo le ore 18:00. Si tratta di una restrizione notevole alla nostra libertà e, con la bella stagione in arrivo, sarà sicuramente avvertita come più pesante rispetto ai mesi invernali, ma è evidentemente una disposizione in linea con le limitazioni imposte alle attività commerciali del settore e logico presupposto al divieto di assembramento. Pensiamo sempre che scenari e comportamenti come quelli verificatisi nel fine settimana scorso, oltre ad essere irresponsabili sotto più punti di vista, non aiutano in alcun modo e da alcuna prospettiva neppure gli esercenti della somministrazione di cibo e bevande, tutt’altro”, dichiara l’Assessore alla Pubblica sicurezza Chiara Cappelletti