La nota delle Fiamme Gialle aretine
Oltre un migliaio di prodotti contraffatti sequestrati nei primi mesi del corrente anno dai finanzieri della Compagnia di Arezzo nell’ambito di un’articolata indagine di polizia giudiziaria, che ha permesso di smascherare alcuni soggetti dediti alla vendita online di articoli di pelletteria ed abbigliamento delle più importanti griffe della moda.
L’attività ha tratto origine dal monitoraggio che le Fiamme Gialle effettuano sulla rete internet e, in particolare, sui social network che rappresentano sempre più uno strumento facile e veloce per veicolare, a livello transnazionale, i traffici illeciti.
Le indagini condotte dai finanzieri hanno portato, quindi, da una parte, a rilevare l’operatività di alcuni venditori web, operanti a mezzo social network e attivi in diversi gruppi facebook, riconducibili a due persone residenti nel territorio aretino; dall’altra, invece, ad individuare i canali di approvvigionamento della merce illecita che, in questo caso, è riconducibile ad un fornitore di origine partenopea, già con precedenti specifici in materia di contraffazione.
Tre i soggetti complessivamente denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di introduzione nello Stato di prodotti contraffatti e ricettazione, oltre 1.000 i prodotti contraffatti sequestrati, per lo più borse, capi di abbigliamento e accessori della moda, che avrebbero fruttato dagli 80 ai 100.000 euro.
Le attività svolte dalla Guardia di Finanza a contrasto delle forme di produzione e commercializzazione di prodotti falsi e non sicuri, anche attraverso la rete internet, costituiscono un importante fattore a tutela dei cittadini, dei consumatori e degli operatori economici onesti.
Il Corpo, proprio per rendere sempre più incisiva l’attività di controllo in materia, ha predisposto presso ciascun Comando Provinciale il “Dispositivo permanente per il contrasto alla contraffazione ed all’abusivismo commerciale organizzato”, così da fornire risposte operative concrete e calibrate alle caratteristiche dei singoli territori.