Ancora sforzi straordinari profusi dai Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno per tenere negli argini della legalità e della sicurezza le notti di questa estate 2021, che continuano a far registrare il prevedibile incremento delle presenze nei centri storici della movida valdarnese, e nelle aree limitrofe, come conseguenza dell’allentamento delle restrizioni legate al quadro pandemico. Negli ultimi giorni, in particolare, agli straordinari è stata chiamata la Stazione Carabinieri di Cavriglia, che ha portato a termine diverse operazioni di servizio, incentrate sul contrasto ai reati predatori, alle condotte concernenti lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti, e al fenomeno di abuso di sostanze alcoliche.
I primi eventi si sono svolti nel corso della tradizionale Festa del Perdono, nel corso della quale costante e, come si vedrà, provvidenziale è stata la presenza rassicurante dei Carabinieri.
Infatti, i Carabinieri coadiuvati dalla locale Polizia Municipale, sono intervenuti per sedare un tafferuglio nato proprio nel pieno delle celebrazioni della Festa. La scintilla è scoccata quando un 50enne del posto, in evidente stato di ubriachezza per l’abuso di bevande alcoliche, ha attaccato briga con alcuni membri del comitato organizzatore, i quali, a ragion veduta, dato lo stato di alterazione dello scalmanato, si erano rifiutati di servirgli ancora da bere. A quel punto, l’uomo, ben conosciuto alle Forze dell’Ordine per svariati altri precedenti, ha perso le staffe e si è scagliato contro i presenti, dando origine ad una vera e propria zuffa. opportuno è stato il tempestivo intervento dei militari della Benemerita, che hanno immediatamente separato gli astanti e sedato gli animi, impedendo che potessero esserci conseguenze ben peggiori. A quel punto, il malfattore ha rivolto la propria rabbia contro gli operanti, spintonandoli ed insultandoli, fino a quando i Carabinieri sono riusciti ad immobilizzarlo. L’uomo, all’esito degli accertamenti di rito, è stato quindi deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per disturbo della quiete pubblica, resistenza ed oltraggio a Pubblico Ufficiale. Sempre nelle notti di festa a Cavriglia, si sono anche registrati degli ingiustificabili episodi di vandalismo, che hanno visto colpiti ben 4 esercizi del centro storico, piccoli negozi di quartiere che, già messi a dura prova dalla contingente situazione economica legata al contesto pandemico, sono stati ulteriormente danneggiati. Si è trattato di un vero e proprio caso di mala-movida, in cui, nel cuore della notte, nel giro di due ore, i malfattori hanno dato sfogo agli istinti più biechi, danneggiando sedie e tavoli, imbrattando muri e distributori automatici di sigarette, distruggendo piante e vasi, asportando lampadine e vasi contenenti fiori. Anche in questa circostanza, i Carabinieri della Stazione di Cavriglia si sono immediatamente messi all’opera, ed hanno compiuto indagini a 360 gradi, ascoltando i testimoni e analizzando ore di riprese dei circuiti di videosorveglianza delle vie limitrofe agli esercizi teatro della scorribanda. All’esito degli approfondimenti investigativi, i Carabinieri sono riusciti ad identificare quello che è apparso come un vero e proprio “branco” di minorenni, totalmente fuori controllo. I ragazzi sono tutti stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Firenze, per danneggiamento e furto aggravato.
Nella decorsa notte, l’ultimo intervento, stavolta nel pieno centro storico di San Giovanni Valdarno. I Carabinieri errano intervenuti in Corso Italia per sedare un diverbio nato tra vicini. L’episodio si era ben presto concluso in un nulla di fatto, con i militari che erano riusciti a ricondurre alla concordia le parti. Concluso l’intervento, mentre stavano uscendo dal palazzo, i militari si sono imbattuti in un uomo di origini africane. La pattuglia è stata subito insospettita dall’atteggiamento estremamente guardingo del soggetto, ed ha deciso di approfondire il controllo, chiedendo allo stesso dove abitasse e cosa stesse facendo lì a quell’ora. Di fronte alle dichiarazioni incerte e balbettanti dell’uomo – che per altro aveva asserito di abitare ad Arezzo e di essersi recato a San Giovanni per incontrare un amico, di cui però non era in grado di declinare le generalità, avendo verificato in banca dati che lo stesso era gravato da svariati precedenti penali, anche per delitti riguardanti gli stupefacenti, i Carabinieri hanno deciso di effettuare una perquisizione. L’intuizione si è in effetti rivelata giusta, atteso che il malfattore veniva trovato in possesso di un vero e proprio campionario costituito da ben 12 dosi di sostanze stupefacenti, tra hashish, cocaina e marijuana, 2 telefoni cellulari e la somma di € 160,00 in contanti, in banconote di piccolo taglio. Di fronte al palese quadro indiziario, scattava inevitabilmente la denuncia in stato di libertà del pregiudicato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Lo stupefacente è stato sequestrato, e verrà sottoposto alle previste analisi chimiche, dalle quali sarà possibile determinare l’intensità del principio attivo. Anche il denaro e i telefonini sono stati sottoposti a sequestro, in vista degli ulteriori approfondimenti investigativi.