“È tra le manifestazioni di maggior rilievo nella nostra regione e incarna lo spirito toscano delle celebrazioni popolari”. Così il presidente del Consiglio regionale,
Eugenio Giani, ha commentato la presentazione dell’edizione 2018 del Palio dei Rioni – Città di Castiglion Fiorentino, che tradizionalmente si corre la terza domenica di giugno. Il Palio è preceduto da una serie di eventi, che, dopo il maggio castiglionese,
portano direttamente alla manifestazione, “rinata nel 1977” ha spiegato il sindaco
Mario Agnelli. “Oltre quaranta anni fa i rioni hanno riperso l’antica tradizione del Palio. L’essenza vera di questo suggestivo appuntamento – ha detto Agnelli – è proprio il cammino che si snoda attraverso una serie di sfide incrociate che lo precedono”.
Cresciuta negli anni tanto da guadagnarsi uno “spazio importante” nel calendario delle rievocazioni storiche della Toscana, la manifestazione, patrocinata dalla Regione Toscana, si svolge nell’ambito dei festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie di Rivaio. L’origine della manifestazione risale a oltre un secolo fa. In base ai documenti esistenti, la prima ‘gara’ si è svolta il 5 giugno del 1864 in occasione della Festa dello Statuto. Allora veniva chiamata ‘Festa delle chiochene’ dove per chiochene si intendevano i mazzetti di ciliegie che i ragazzi regalavano alle loro innamorate.
Il programma del Palio prevede, tra i numerosi appuntamenti, due momenti particolarmente suggestivi: la gara dei Musici e Sbandieratori (sabato 9 giugno), il Paliotto (sabato 16 giugno). La sera del 9 giugno verrà svelato il Drappo per il Palio, dipinto in questa edizione dall’artista fiorentina Paola Imposimato.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i presidenti dei tre rioni Federico Golini, Michele Falomi, Francesco Buccelletti e l’esponente dell’Ente Palio, nonché memoria storica della manifestazione, Luciano Borghesi.