Livorno 1 Aprile 2022. Dalla prossima settimana ci sarà chi controlla la qualità del servizio di raccolta dei rifiuti per gli 84 comuni gestiti da ATO Toscana Costa. Da Pontremoli all’Isola d’Elba, un territorio più grande della Liguria.
Sarà Gestione Ambientale srl, società aretina fra le più esperte della toscana sul controllo delle attività dei vari gestori, a vigilare sul corretto svolgimento dei servizi di raccolta, di spazzamento e accessori. Dai controlli non saranno esentati neanche i centri di raccolta.
L’annuncio è stato dato, in un’affollata sala delle Cerimonie del Comune di Livorno, dal sindaco Luca Salvetti, dal direttore dell’ATO Toscana Costa Alessandro Mazzei, dall’assessora all’ambiente Giovanna Cepparello e dall’assessore alle aziende Giafranco Simoncini.
Marzio Lasagni, amministratore unico di Gestione Ambientale srl, ha spiegato come funziona il servizio. Gli addetti, muniti di Tablet con apposita App fornita da ATO Toscana Costa, vestiario adatto e tesserino di riconoscimento, svolgeranno 2.400 ore di controllo in 12 mesi, con un minimo di 46 ore settimanali. Le schede di controllo verranno validate ed inviate dal Tablet direttamente ad Ato Toscana Costa e serviranno per eventuali procedimenti di contestazione del servizio. Le ore di controllo su ciascun comune saranno ripartite in base alla popolazione effettiva, tenendo conto anche delle presenze turistiche. Si faranno controlli anche nei festivi e nei turni notturni.
Alessadro Mazzei e Gianfranco Simoncini, hanno tenuto a precisare che questo servizio di controllo così standardizzato è il primo che si attua in Toscana ad un’intera ATO. E saranno controllati i gestori di tutti gli 84 comuni. Il sindaco di Livorno Luca Salvetti, ha tenuto a precisare che i controlli non riguardano i lavoratori, ma le aziende mentre l’assessora Giovanna Cepparello, ha fatto giustamente notare che fino ad adesso si sono controllati i cittadini, ma da lunedì saranno sistematicamente controllate anche le aziende che effettuano la raccolta. E saranno controllate sulla qualità del servizio. E quando si scopre un disservizio che succede? Scatta una penale che inciderà nella riduzione del prezzo della prestazione da parte dell’azienda che eroga il servizio di raccolta dei rifiuti.