Cosa dice del nostro territorio il «Rapporto sul dissesto idrogeologico» in italia di recente presentato dall’Istituto superiore per la ricerca ambientale? Come siamo messi a proposito di possibilità di frane ed alluvioni? La mappa che riportiamo in basso è quella di «IdroGeo», la piattaforma italiana dedicata a questo tema, che si trova su https://idrogeo.isprambiente.it/app/
Se sul rischio frane la Valdichiana aretina dimostra valori confortanti, non altrettanto si può dire sul profilo delle alluvioni. Questa mappa ha infatti due scale, la prima (dal giallo al rosso scuro) indica la pericolosità delle frane, la seconda (dall’azzurro al blu cobalto) riguarda la possibilità di alluvioni.
Concentriamoci su questa parte e possiamo vedere come la mappa di fatto faccia riemergere l’antica palude della Chiana e come metta sullo stesso piano la percentuale di rischio idrogeologico del «triangolo» Cesa-Foiano-Brolio anche nella Val di Chio e in particolare dalla Pieve di Chio fino a Santa Lucia. Il «blu cobalto», quello che indica il livello «elevato» di rischio di alluvioni interessa sia le zone prospicienti alla Chiana che quelle di altri affluenti, in particolare del vasto reticolato dei «Rii Castiglionesi» e soprattutto del Vingone.
Il tema del rischio di alluvioni, anche se pare fuori moda parlarne in un periodo di siccità come questi primi tre mesi del 2022, è quello più forte in Valdichiana, ma non è finita qui. Se utilizziamo lo zoom nella mappa evidenziamo anche delle zone «rosso scure», quindi con elevato pericolo di frane. Brolio ne presenta una relativamente ampia, ma qua e là nel mosaico della vallata se ne trovano a decine anche più piccole. Tre «macchie» consistenti si trovano intorno a Lucignano, altre sopra la Noceta a Castiglion Fiorentino, ma tuttavia nessuna frana attiva viene segnalata in Valdichiana.
Massimo Pucci