In corso i lavori del primo lotto: una dorsale di adduzione dall’invaso situato a Pozzo dello Chiana (AR) – già collegato all’invaso di Montedoglio – fino all’impianto Quercioni di Rapolano Terme (SI)
Dalla sinergia tra AdF, Regione Toscana e Nuove Acque nasce il grande progetto del cosiddetto “Anello senese”, una nuova infrastruttura per l’approvvigionamento idrico delle Crete Senesi, della Val d’Arbia, della Val di Chiana e del comune di Rapolano Terme.
Si tratta di un’opera di valenza strategica, creando “quell’autostrada dell’acqua” tanto attesa dai nostri territori, la quale, amplierà e diversificherà le fonti di approvvigionamento dei territori interessati risolvendone i deficit idrici e ponendosi come base per realizzare un “anello” idraulico per l’autosufficienza diversificata del comune di Siena e dei comuni contermini.
Sarà così possibile mitigare su ampia scala gli effetti delle crisi idriche che si sono ripetute negli ultimi anni, garantendo il rispetto dei livelli di servizio attraverso l’integrazione delle risorse locali e l’interconnessione di sistemi adduttori alimentati da fonti differenti.
L’imponente progetto, suddiviso in due lotti, prevede un investimento complessivo di quasi 16 milioni di euro, di cui 5 milioni finanziati dal PNRR, 4 milioni e 400mila euro dalla Regione Toscana, 3 milioni e 900mila euro dal Piano Nazionale Invasi e il restante da tariffa.
Le due aziende hanno presentato oggi (19 aprile) il primo lotto del progetto, i cui lavori sono stati avviati in questi giorni, e dovrebbero concludersi salvo imprevisti per la fine dell’anno. In questa parte dell’intervento viene realizzata la condotta che collegherà il Laghetto 23 fatto dall’Ente Acque Umbre Toscane a Pozzo della Chiana (AR), dove sono raccolte le acque provenienti dall’invaso di Montedoglio, e i territori gestiti da AdF, arrivando fino all’impianto di potabilizzazione in località Quercioni, nel comune di Rapolano Terme. Sulla nuova condotta sarà inoltre realizzato uno stacco per la fornitura di acqua al potabilizzatore che si trova in località Comuno, nel comune di Lucignano Val di Chiana, di competenza di Nuove Acque, e che servirà i comuni di Lucignano e Sinalunga.
“Esprimiamo entusiasmo e soddisfazione per il proseguimento di un progetto tanto atteso – commenta il Presidente di AdF Roberto Renai, che proprio alla luce dei cambiamenti climatici sempre più radicali, renderà più autosufficiente il nostro territorio a livello idrico.
“Prosegue il nostro impegno– spiega Paolo Nannini, Presidente di Nuove Acque – per offrire in tutto il territorio un servizio sempre più valido in termini sia qualitativi che quantitativi. Questo intervento, realizzato in collaborazione con l’Acquedotto del Fiora, è un ulteriore passo avanti che garantirà approvvigionamento continuo di cui potranno beneficiare tutti i cittadini dei Comuni di Lucignano e Sinalunga e che conferma l’impegno di Nuove Acque nel trovare le migliori soluzioni, in collaborazione con enti e istituzioni locali, per andare incontro alle esigenze dei territori”.
“Siamo contenti di questa opera – ha dichiarato Francesca Menabuoni, Amministratore Delegato di Nuove Acque – realizzata in sinergia con l’Acquedotto del Fiora grazie al quale riusciremo a fornire ai cittadini un servizio sempre più efficiente anche nei periodi di maggiore siccità. È un intervento complesso che permetterà l’approvvigionamento di acqua da più risorse assicurando continuità nel servizio e acqua di qualità”
Per questo primo lotto – primo stralcio, l’investimento complessivo è di oltre 4 milioni e 300mila euro, di cui 4 milioni a carico di AdF e oltre 193mila euro a carico di Nuove Acque: la lunghezza totale della condotta che verrà realizzata è di 8,5 chilometri e quattro saranno i comuni interessati: Foiano della Chiana e Lucignano in provincia di Arezzo, e Sinalunga e Rapolano Terme in provincia di Siena.