Galgani, le opere del ritorno al Museo Comunale di Lucignano

Le opere in esposizione fino al 19 giugno 2022. Gialli: “Forte richiamo alle tradizioni nel periodo della Maggiolata”. Biasini Selvaggi: “Con rispetto in uno scrigno di capolavori”

Ieri, sabato 14 maggio, vernissage della mostra “Opera nuova” del maestro Giulio Galgani, ligure con solide radici in Valdichiana: “Dopo una pausa di riflessione – ha detto l’artista – per me e non soltanto, si tratta di una ripartenza e sono onorato di poterla fare dal Museo di Lucignano. Per questo ringrazio il sindaco Roberta Casini e l’assessore Serena Gialli”. “Galgani entra con grande rispetto – commenta il critico e curatore d’arte Cesare Biasini Selvaggi – in uno scrigno che ospita grandi capolavori. Abbiamo optato per un allestimento non invasivo e coerente col prestigio del luogo”. E cita “Jacques le fataliste”, romanzo filosofico di Diderot: “Come Jacques, il percorso di Giulio Galgani è fatto di incontri con personaggi autoctoni e viaggiatori, materia prima per la propria creatività fatta di molteplici linguaggi”. “Sono grata a Giulio Galgani per aver scelto Lucignano, per la sua mostra. Con il suo talento eclettico e la sua eccezionale versatilità, Galgani è un artista a tutto tondo”, dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Lucignano, Serena Gialli. “Le sue opere, fortemente materiche e dalle cromie vivaci, ben si coniugano con lo spazio fisico del Museo di Lucignano”, continua Gialli. “Questa mostra in questo momento – precisa Serena Gialli – non è una scelta casuale: l’esposizione abbraccerà temporalmente tutto il periodo della Maggiolata Lucignanese e sarà visitabile fino al 19 Giugno. Le creazioni, sia pittoriche che scultoree, che l’artista ha selezionato per Lucignano, hanno infatti un richiamo fortissimo alle tradizioni, al paesaggio, alla terra ed alla storia del nostro territorio; ma ci proiettano verso il futuro con uno sguardo innovativo”.
Un poeta del “fare”, Giulio Galgani. Sempre in movimento, attraverso i linguaggi e i generi dell’arte, regista protagonista di un continuo processo di osmosi, avventuriero che tende continue imboscate al mutamento, le sue opere non sono mai statiche: sono il regno dell’accadere, della crescita, della trasformazione. Genovese di nascita, da trent’anni vive in Toscana, nella campagna di Marciano della Chiana. Qui, in un vecchio podere, ha ricavato il suo studio, la “Cripta” come lui lo chiama, una grande vetrata di luce sul paesaggio circostante che immette in un ambiente sotterraneo, dove Galgani dipinge, dà forma alla scultura, scrive musica… In questo nuovo appuntamento all’interno del Museo Comunale di Lucignano, l’Artista si inserisce in questo scrigno di capolavori del Medioevo e Rinascimento con nuove opere che vanno ad interagire con il linguaggio del presente con le opere di antichi Maestri detentori di nobile grazia e saggezza: una nuova voce si aggiunge al canto di un unico coro a più voci.
Personaggio dalla creatività poliedrica e dalla curiosità insaziabile, è uno sperimentatore compulsivo: un artista non solo visivo, ma anche autore musicale, autore teatrale e cinematografico. Ha avuto un’intensa attività espositiva fin dai primi anni ‘90, sia in Italia che all’estero. Opere di Galgani sono presenti in numerose collezioni, sia pubbliche che private. La sua arte è un misto di materico informale, concettuale e arcaico, con forte senso del lavoro artigianale e un’attenzione specifica ai materiali terrestri e industriali, utilizzati in modo non convenzionale nelle sue opere.