Arriva la certificazione di qualità “Scuola a Zero Spreco”

Aisa Impianti e le scuole primarie insieme in nome delle buone pratiche ambientali

 

 

Arezzo. Un certificazione ‘verde‘ speciale, un vero “marchio di qualità ambientale”, per le scuole primarie che non solo aderiscono ai corsi e ai progetti educativi di “Zero Spreco”, ma che soprattutto attuano quotidianamente le buone pratiche del riciclo, il risparmio delle materie prime, la salute alimentare, il rispetto dell’ambiente non solo a scuola. E’ l’ultimo progetto promosso da Aisa Impianti s.p.a. e che sta già coinvolgendo le prime scuole da tutto il territorio, insegnanti, i tecnici del polo tecnologico di San Zeno e sopratutto i ragazzi in un percorso che li aiuta a stabilire una connessione tra conoscenze teoriche e virtuose pratiche quotidiane. Con un unico obiettivo: che ogni giovane possa crescere con la consapevolezza di essere il primo protagonista del cambiamento, attraverso azioni intelligenti e responsabili.

 

“Le scuole che hanno aderito al nostro progetto a fine anno avranno una certificazione ‘di qualità’, che indica come hanno applicato e stanno applicando regole di carattere gestionale nel ridurre il più possibile gli sprechi a scuola: dalla mensa alle classi, passando dalla raccolta differenziata”- ha detto il direttore generale di Aisa Impianti s.p.a Marzio Lasagni. Lavorare con i bambini e i ragazzi è un piacere immenso, apprendono con una rapidità enorme e sono loro oggi ad insegnare agli adulti, e hanno un’attenzione nei confronti dell’ambiante che noi alla nostra età non avevamo”.

 

“Questa mattina ci sono oltre 400 bambini che vengono da vari istituti scolastici di Arezzo- ha detto Lorenzo Ceccherini di Aisa Impianti s.p.a.Le attività di laboratorio che i ragazzi svolgono riguardano la riduzione degli sprechi alimentari con ‘Piccoli chef’, le nuove tecnologie di comunicazione con Valentina Casi del Mumec, il Museo dei Mezzi di Comunicazione, il teatro del riciclo ‘Zero Spreco’ e un corso con il Consorzio nazionale degli imballaggi in bioplastica Biorepack che insegna ai bambini la corretta gestione delle bioplastiche”.

“E’ un vero percorso, non solo un evento singolo- ha detto Tina Blasi, docente dell’Istituto delle Suore Stigmatine di Arezzo. I bambini sono sempre molto avanti, hanno una consapevolezza diversa, e soprattutto il pianeta è loro futuro e interessa loro tantissimo, oltre ad essere davvero molto bravi”.

“Siamo rimasti affascinati dall’impianto di recupero integrale che abbiamo visto online durante la pandemia e quest’anno siamo venuti a toccare con mano, con le classi seconde della scuola secondaria di primo grado- ha detto Alessandra Mucci, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Bernardo Dovizi di Bibbiena. Il Ministero indica l’educazione alla sostenibilità ambientale una delle linee portanti per il futuro dei nostri ragazzi. Noi siamo una scuola del Casentino, in rete con altre del territorio e stiamo già lavorando col progetto ‘Il ponte verde’ a laboratori sulla sostenibilità ambientale e il riciclo del rifiuto alimentare. Ma questa giornata è fondamentale per capire bene come i rifiuti vengono recuperati”.

“Questo è un progetto che i Lions portano avanti da diversi anni: ambiente e cultura. Fa parte di un impegno culturale ma soprattutto del nostro progetto per il futuro -hanno detto Virgilio Badii, in rappresentanza del Distretto Lions della Toscana come responsabile del Dipartimento Ambiente e del Dipartimento Comunità, e Fernanda Piroci, presidentessa del Lions Club Casentino. Educare i nostri figli, i nostri nipoti significa lanciare un messaggio verso il futuro, un futuro migliore”.