“La bambina più forte del mondo” vuol diventare lanciatrice di martello: è la storia di un sogno ma anche lezione di vita
“Non esistono cose ‘da maschi’ e cose ‘da femmine’ nella vita come nello sport” lo ha ribadito dal loggiato de La Terrazza di Fraternita, Silvia Salis, Vicepresidente Vicario del CONI, atleta olimpica e vincitrice di 10 titoli italiani nella disciplina del Lancio del Martello, invitata in città per presentare il suo libro “La bambina più forte del mondo” dai giovani imprenditori e dalle donne imprenditrici di Coldiretti Arezzo.
L’intervista, condotta da Francesca Muzzi, giornalista del Corriere di Arezzo e scrittrice, ha visto la partecipazione di molte aziende agricole con il Presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci ed ilDirettore Raffaello Betti e di tanti cittadini interessati alle tematiche affrontate nel libro.
“Questo evento ha rappresentato per noi di Giovani Impresa Arezzo un momento importante del nostro cammino – ha dichiarato Francesca Lombardi Delegato Giovani Impresa Coldiretti Toscana e Arezzo – i temi che il Vicepresidente Salis affronta nel suo libro quali la libertà di scelta, svincolata dal genere, il coraggio e la determinazione sono per noi argomenti di forte interesse che si intersecano nei lavori che da anni stiamo portando avanti e che aprono al ragionamento verso le nuove sfide che come Giovani di Coldiretti dobbiamo vincere”.
Nutrita presenza di ospiti a cominciare dall’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Arezzo Giovanna Carlettini che insieme all’Assessore allo Sport Federico Scapecchi hanno sostenuto l’iniziativa fin dalla fase iniziale oltre al Primo Rettore della Fraternita dei Laici Dott. Pierluigi Rossi, al Direttore Alfredo Provenza ed a molti ospiti delle istituzioni presenti.
“Il nostro momento di dialogo – ha commentato Elena Bertini, Responsabile Donne Impresa Coldiretti Toscana e Arezzo – ha ricevuto il patrocinio del Comune di Arezzo per le sensibilità che vengono toccate; siamo molto contenti di collaborare ancora una volta con il comune per promuovere occasioni come questa pensate ed organizzate per promuovere messaggi positivi rispetto alla corretta alimentazione, agli stili di vita ed alla disciplina sportiva, temi molto cari al nostro Coordinamento donne e che ci vedono in campo proprio in queste settimane con la conclusione del progetto Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare che ha coinvolto 1800 bambini della nostra provincia”.
Hanno preso parte al pomeriggio molte associazioni sportive cittadine oltre che le associazioni che operano nel mondo femminile, la storia di Silvia Salis è di grande ispirazione e stimolo anche per chi quotidianamente, sia attraverso le discipline sportive che l’impegno dedicato alle donne ed alle pari opportunità opera in questi due settori così fondamentali.
“È importante che al centro del dialogo ci sia lo sport, non solo sport al femminile, non solo sport come mezzo di inclusione, ma in special modo sport come strumento culturale per l’evoluzione della società. È quindi un piacere essere ad Arezzo e rappresentare una voce del mondo che amo e che sta caratterizzando tutta la mia vita fino ad oggi” così Silvia Salis in apertura della sua intervista.