Maxi operazione dei finanzieri della tenenza di Poppi in opificio di Bibbiena: sequestrato un impianto di produzione di pelle e 34 tonnellate di materiale.
Secondo la guardia di finanza, l’enorme quantitativo di combustibile è stato prodotto e messo in vendita in totale assenza delle autorizzazioni in materia ambientale ma anche nel certificato di prevenzione incendi, necessario tenuto conto della presenza della notevole quantità di materiale altamente infiammabile. Le carenze sono state rilevate dai militari, in collaborazione con i vigili del fuoco e l’Arpat di Arezzo.
Nell’operazione sono state sequestrate anche 4 tonnellate di materia prima legnosa (segatura e cippato), stipate all’interno di appositi contenitori, pronte per la trasformazione in prodotto finale. Infine, sono state riscontrate anche la mancata presentazione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) al Comune e varie irregolarità riguardo la normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
Per le violazioni in materia di antincendio e ambientali − di carattere penale − il rappresentante legale della società è stato segnalato alla Procura di Arezzo.
L’attività svolta si inquadra nel più vasto ambito delle iniziative condotte dal Corpo per la prevenzione e per la repressione dei traffici illeciti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la tutela della collettività e dell’economia sana del territorio provinciale.