Nuova aggressione sul trasporto pubblico locale. Sindacati: “chiediamo l’apertura di un tavolo istituzionale sulla sicurezza”
Nuova aggressione in un mezzo di trasporto pubblico nel territorio are5no. L’episodio è avvenuto lo scorso 23 luglio in località la Pazienza, in Casen4no. Alle 14:40 circa, a bordo di un pullman della Linea R che Arezzo-Castelnuovo di Subbiano, due uten5, di origine presumibilmente nordafricana, hanno rivolto minacce e a> in5midatori verso il conducente. I due uomini, al culmine della tensione, hanno danneggiato i disposi4vi di apertura e discesa passeggeri del bus. Subito dopo i due malviven5 si sono dilegua5 nella campagna circostante, nonostante la repen5na richiesta di intervento da parte delle forze dell’ordine. Solo l’autocontrollo e la professionalità del conducente hanno scongiurato il peggio. Il Comando dei Carabinieri di Arezzo sta cercando di risalire all’iden5tà dei due aggressori.
“Le Segreterie traspor5 Provinciali dei sindaca5 are5ni sono a denunciare l’ennesimo episodio di violenza all’interno del trasporto pubblico. Si traFa di un’escala5on incessante – spiegano i sindaca5 nella nota congiunta – con episodi di aggressione, sia fisica che verbale, ai danni del personale della Mobilità (TPL e Ferroviario)”. Quella che descrivono i sindaca5 è una condizione generale di malessere diffuso che determina un forte senso di insicurezza sia tra gli operatori del seFore che tra uten5 e ciFadini. Ricordiamo ad esempio la Capotreno di FS presa a pugni nella traGa Firenze-Arezzo nel marzo scorso, o ancora i molteplici episodi di aggressioni a bordo dei treni del Gruppo Lfi, per non parlare delle situazioni cri5cità nelle linee di Traporto pubblico locale urbane e suburbane nella nostra Provincia o nelle Stazioni terminal bus e Ferroviarie sempre più luogo di spaccio e ca>ve frequentazioni
“La mancanza di una regia locale aFa a monitorare costantemente tali gravosi episodi – proseguono i sindaca5 – per catalogarli e circoscriverli con opportune forme
di prevenzione e controllo da parte di aziende e forze dell’ordine, unitamente all’assenza di pene certe determinate dal sistema alquanto contraddiForio e inadeguato, rischiano di destabilizzare defini5vamente il fa5coso rilancio del trasporto pubblico locale già danneggiato da con5nui tagli. Per questo auspichiamo quanto prima, così come richiesto dalle Confederazioni Provinciali Cgil Cisl Uil, l’apertura urgente di un tavolo is4tuzionale sulla sicurezza alla presenza del PrefeGo e delle Autorità locali per un aGenta disamina del dilagante malessere”.